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Source: CBRE 2015

26

OTTOBRE/NOVEMBRE 2017

“MAPIC – spiega a questo proposito

Nathalie Depetro

, direttore della ma-

nifestazione – già due anni fa ha deciso

di iniziare a evidenziare le forti tenden-

ze che stanno cambiando il mercato,

andando oltre la semplice internazio-

nalizzazione. Quest’anno si è scelto di

focalizzarci sul Food &Beverage perché

il potenziamento e l’ottimizzazione di

questo comparto sono cambiamenti

fondamentali che coinvolgono tutti i

professionisti dell’industria in ambito

MAPIC

Chocolatier Hotel

Chocolat

Un coffee shop

brillante con una

proposta variegata

di drink, caffè,

gelati, cioccolati

premium.

Time Out Market

I migliori ristoranti, i bar più

“In” e le proposte culturali

più accattivanti della città,

insieme sotto un unico

ombrello, sulla base di una

selezione realizzata da

esperti dell’editoria.

hotelchocolat.com timeout.com

immobiliare e retail”. Interessante l’ac-

cenno di Depetro al ruolo del design:

“L’aspetto di un ristorante può avere un

notevole effetto sull’esperienza del con-

sumatore. Con architetture moderne e

sofisticate, o tramite design eccentrici

e innovativi, i marchi si stanno sempre

più impegnando nella realizzazione di

un ambiente attraente e conviviale.

Oggi i clienti vogliono location insta-

grammabili, dove il fisico incontra il

virtuale. Ed è su questo trend che

La ristorazione fuori casa prospera: i dati forniti

dal Rapporto ristorazione Fipe per il 2016 emerge,

infatti, che la spesa delle famiglie in quest’ambito

è stata di 78 miliardi di euro pari al 35% del totale

deiconsumialimentari.Untrendchepone ilnostro

paese in netta controtendenza rispetto al resto

d’Europa dove, invece, tra il 2007 e il 2015 si è

registrata una sensibile flessione dei consumi,

quantificabile intorno a 22 milioni di euro.

In Italia il mercato dei pubblici esercizi è cresciuto

– dal 2008 al 2016 – dell’8,1%. Ma qualche

distinguo è d’obbligo: mentre i bar, infatti, hanno

rivelato una certa qual sofferenza, i take away, al

contrario sono cresciuti del 35%.

Una cosa è certa: gli italiani sono sempre

più propensi a mangier fuori; più di sei nostri

connazionali su dieci consumano, con diversa

intensità, la colazione fuori casa (per quattro

milioni si tratta addirittura di un rito quotidiano)

per una spesa media di 2-3 euro.

La spesa durante la settimana si concentra

prevalentemente nella fascia tra i 5 e i 10 euro

(45,5%). Nel week end, invece, luoghi, prodotti

e spesa cambiano significativamente: rimontano

infatti ristoranti/trattorie e pizzerie, preferiti

rispettivamente dal 56,2% e dal 39,5% degli

intervistati. La spesa sale nella fascia 10-20 euro

per il 42,2% del campione. Numeri interessanti

anche per la cena: l’indagine Fipe rileva infatti

che il 61,7% degli intervistati ha consumato

almeno una cena fuori e che circa due milioni

hanno cenato fuori casa almeno tre volte alla

settimana. Fa riflettere il range di prezzo che

può costituire una guida alla tipologia di offerta:

la fascia di prezzo di una cena tipo è tra i 10 e

i 20 euro, anche se più di un terzo degli italiani

riserva ad una singola cena dai 20 ai 30 euro.

Solo un intervistato su cento è disposto a pagare

più di 50 euro.

I CONSUMI ALIMENTARI FUORI CASA

Concordo con

l’affermazione: “Tendo a

dedicare più tempo

allo shopping se in un

centro commerciale posso

anche bere e mangiare”

%7.56

14%

a

i

n

a

m

o

R

Italy

Austria

Switzerland

Netherlands

Average

Czech Republic

Sweden

Russia

France

Norway

Latvia

25.1%

25.5%

27.2%

29.7%

30.4%

30.6%

30.9%

31.4%

31.7%

35.9%

36.8%

40.7%

40.8%

47.2%

47.9%

48.4%

54.7%

57.4%

58.7%

64.3%

65.1%

Belgium

Hungary

Germany

United Kingdom

Poland

Spain

Ireland

UAE

Greece

Turkey

South Africa