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FEBBRAIO/MARZO 2018
T
ra i molteplici formati che caratterizzano
il panorama dei retailer indipendenti sta-
tunitensi, va ricordata una piccola insegna
californiana con un nome italiano: Sigona’s Farmers
Market. A Redwood City, una cittadina a 43 km a Sud
di San Francisco, troviamo il primo dei due piccoli su-
permercati gestiti, dal 1980, dalla omonima famiglia.
Il secondo è collocato a Palo Alto, a due passi dalla
Stanford University, ma anche da un Whole Foods, un
Trader Joe’s, e due o tre Farmer Market, oltre a una
nutrita schiera di competitor.
Il Sigona’s di Redwood vive invece in simbiosi con un
Costco, la qual cosa merita un digressione che riprende-
remo. Per essere precisi, questo punto di vendita viene
definito un “European-style-open-air-store”, nel senso
che un 50% della sua superficie di vendita (400 m
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)
interamente dedicata all’offerta di ortofrutta si sviluppa
sotto una
canopea
esterna al negozio vero e proprio.
Missione fruttivendoli
Le mie considerazioni partono, pertanto, da questo
punto focale. Qualificare la propria immagine attraverso
i prodotti deperibili freschissimi, in California, con il
suo contesto competitivo terribile, non è impresa banale.
Siamo, infatti, a poca distanza da quella Food Valley,
UNA VERA E PROPRIA ECCELLENZA
NELL’ORTOFRUTTA, CHE SI CARATTERIZZA PERÒ
ANCHE PER LA SPECIALIZZAZIONE IN ALTRE
CATEGORIE COMPLESSE
di Daniele Tirelli
SIGONA’S FARMERS MARKET
Old style…
innovativo