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AGOSTO/SETTEMBRE 2017

con cui misurare la distanza che esiste, sul piano

del customer care, con la realtà Italiana.

Prendiamo

l’aspetto della salute: oltre all’accoppiata classica con la

farmacia, Schnucks ha aperto vari servizi complementari,

come l’“Infusion Solutions Facility”per specifiche cure a

malati cronici (2013), l’Automated External Defibrillator

al cui uso sono stati addestrati un certo numero di dipen-

denti che hanno risolto casi seri sul punto di vendita, il

gabinetto per i piccoli trattamenti e le vaccinazioni (a

proposito!) contro influenza; epatite A e B; papilloma vi-

rus (HPV); rosolia; parotite; morbillo; pertosse; difterite;

tetano; herpes zoster; polmonite; meningite. Interessante

è poi l’”one-click refills” che consente, tramite la storia

documentata degli acquisti precedenti, di ordinare la

prescrizione alle scadenze dovute (i farmaci negli USA

vengono venduti nelle quantità prescritte dal trattamento

e fornite per periodi ben precisi, per evitare gli abusi).

È, infine, da citare il servizio di informazione sulle spese

mediche del cliente e il calcolo della deducibilità dalle

tasse da presentare.

La cooking school

L’altro punto di indubbia eccellenza è quello legato al

programma gastronomico che ruota attorno alla cooking

school, presente in un certo numero di store di adeguata

superficie e collocazione sociale. Quella di Des Peres è uno

dei casi più performanti tra le migliaia di varianti attive

nel territorio Americano. Gay DeMichele e Scott Drake

sono i suoi due chef-istruttori ispiratori di

un’intensa campagna di eventi. Non solo

promuovono le referenze di alta gamma

dell’assortimento del supermercato attra-

verso le loro ricettazioni e i corsi culinari

più disparati, ma organizzano party per

famiglie e aziende. Va sottolineato che la

Cooking School di Schnucks ha incorpo-

rato anche l’approccio lanciato da catene

specializzate comeDinner Dreams, Super

Suppers, ecc. Gli/le appassionati/e di cu-

cina utilizzano cioè i prodotti del super-

mercato e gli accessori del laboratorio

per preparare i piatti preferiti che poi

consumeranno a casa, in famiglia.

Da qui

la conseguente logica di cross-mer-

chandising tra prodotti alimentari

e kitchenware adottata nello store

sottostante.

Superfluo dire che la pre-

senza attiva di chef di alto livello qualifi-

ca anche il reparto delle delicatessen del

punto di vendita.

Il negozio

Venendo al supermercato, si nota che la

sua profondità assortimentale si aggira

Una chiave di successo è la profondità dell’assortimento con oltre

50mila referenze (principalmente alimentari). Tutti i trend espressi

dal grande pubblico: prodotti d’origine, esotismo, biologismo,

animalismo, localismo, funzionalismo, veganismo, ecc. si

materializzano puntualmente nei suoi reparti in ordine perfetto,

con il free-tasting quale pratica abituale.

SCHNUCKS

La cura della relazione con il cliente è il fulcro della filosofia aziendale. L’integrazione

di ogni tipo di servizio apprezzato dai clienti spazia dalle scuole e dai corsi di cucina

alla disponibilità di un’area relax sul mezzanino, con caminetto e comodi divani su cui

sfogliare giornali o navigare con il WiFi. Nelle cooking school della catena transitano

gastronomi come Anne Burrell, chef del Food Network, per appagare i clienti-gourmet