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AGOSTO/SETTEMBRE 2017

L’

ecommerce è sempre più radicato nelle

abitudini degli italiani, ma quando si tratta

di “fare la spesa”, i consumatori preferisco-

no ancora rivolgersi alla distribuzione fisica. Se è vero,

infatti, che il mercato del Food&Grocery online vale oggi

812 milioni di euro, con una crescita del 37% rispetto al

2016 (la più alta fra i principali comparti merceologici),

resta il fatto che questo settore vale appena il 4% del

fatturato complessivo dell’ecommerce B2C italiano, pari

a 23,1 miliardi di euro. Il dato, pubblicato lo scorso giu-

gno dall’Osservatorio eCommerce B2C promosso dalla

School of Management del Politecnico di Milano e da

Netcomm, in occasione del Convegno “Food&Grocery

in Italia: l’eCommerce è servito?”, è significativamente

inferiore all’8% del Regno Unito o al 6% della Francia.

Anche se non rispecchia (ancora) l’attuale evoluzione

del mercato, come ha sottolineato

Alessandro Pere-

go, direttore scientifico degli Osservatori Digital

Innovation del Politecnico di Milano

: “L’incidenza

degli acquisti online – ha notato – è ancora pari allo

0,5% del totale acquisti retail del settore. Stiamo però

osservando un cambio di passo riconducibile a diversi

fenomeni, dalle nuove iniziative online della grande

distribuzione al consolidamento di interessanti progetti

nell’enogastronomia, da servizi innovativi come il same

day delivery alla rapida espansione del segmento della

ristorazione”.

di Stefano Fossati

Del resto, a confermare il fatto che gli

operatori della distribuzione alimentare

non possano ignorare il canale digitale,

è la recente, clamorosa acquisizione da

parte di Amazon della catena di super-

mercati statunitense Whole Food. Tanto

più che – come ha messo in luce nel suo

intervento

MarcoPisani,DigitalMarke-

tingManager di Bennet

– “l’ecommerce

non è un’entità a se stante, può anche

portare più clienti nel punto vendita e

contribuire ad aumentare il carrello: è

tempo di sfatare la paura del commercio

elettronico che ancora riscontriamo in

alcuni reparti. Proprio per questomotivo

stiamo realizzando iniziativedi formazio-

ne digitale interna”.

Ma è solo il primo passo: per

Marco

Trezzi, Global Industry Principal di

SAPHybris

, mentre “le ‘dot com’ stanno

iniziando a mangiare le aziende della

GDO”, a queste ultime non resta che

guardare al modello Amazon Go (il su-

permercato senza casse in cui gli acquisti

vengono addebitati sul conto Amazon

del cliente, attualmente in fase speri-

mentale a Seattle,

ndr

), investendo

Spesa

online, la nuova

frontiera della GDO

Alessandro Perego

Direttore Scientifico

degli Osservatori Digital

Innovation del Politecnico

di Milano