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OTTOBRE/NOVEMBRE 2017
RETAIL E TURISMO
SPOSTARSI
NON BASTA, IL
VIAGGIATORE
CERCA ANCHE
CULTURA, EVENTI
E OCCASIONI
DI SHOPPING
INTERESSANTI
di Domenico Palladino
I
l retail è per sua natura favorito dai luoghi di
passaggio frequente ma questo vantaggio non
è sempre stato sfruttato a dovere dalla vendita
al dettaglio tradizionale nelle zone ad alta densità di
turisti. Parliamo ad esempio delle stazioni ferroviarie,
dei porti e degli aeroporti, zone spesso popolate solo
da negozi di gadget turistici. Per molto tempo si è
perseverato nel luogo comune che vede tra i bisogni
del viaggiatore solo quelli strettamente connessi alla
natura dei suoi spostamenti.
Ma le cose in Italia sono cambiate negli ultimi anni,
grazie anche ad alcuni progetti di valorizzazione dei
nostri luoghi di passaggio.
Se ne è parlato a Milano lo
scorso 21 settembre in occasione della 5a edizione
del convegno “Travel Retail”, organizzato dal Retail
Institute.
Qui si è fatto l’esempio di “Grandi Stazioni”, progetto
delle Ferrovie dello Stato per valorizzare le proprie
location “esclusive per posizioni e flussi di passegge-
ri”: sono infatti ben 750 milioni i passaggi di persone
in un anno all’interno delle stazioni ferroviarie delle
principali città italiane, di cui 150 milioni a Roma e
148 milioni a Milano.
Nelle Grandi Stazioni il 60% dei metri quadri è dedicato
al retail, il 25% al food e solo il 15% ai servizi. E se il
food&beverage “rende” 30mila euro al metro quadro, a
farla da padrone sono i settori di moda e cosmesi che
generano fino a 40mila euro per metro quadro.
L’importanza di essere
un punto d’incontro
Come ha spiegato
Gianni Saccani, Head of Leasing
di Grandi Stazioni Retail
, “La stazione, nella nostra
vision, diventa uno spazio che completa il viaggio. Da
Opportunità da
prendere al volo
semplici luoghi di transito le stazioni
diventano nodi dell’intermodalità citta-
dina e punti di incontro per shopping,
cultura ed eventi”.
Un concetto che
Luigi Fusco, coo di
Unieuro
, conosce bene grazie agli 11
store dell’elettronica disseminati tra sta-
zioni e aeroporti.
“La multicanalità – spiega – è una que-
stione semplice: il cliente vuole trovarti
nelle migliori condizioni possibili. Per
questo il nostro obiettivo consiste in-
nanzitutto nell’assisterlo nelle classiche
dimenticanze di chi viaggia”.
Un passaggio importante:
da calami-
te e souvenir si è passati a vendere
adattatori di corrente, carica batterie,
cuscini da viaggio, cuffiette e power
bank
.
Ma in questi posti non transitano solo
viaggiatori e per questo non si possono
avere solo accessori da viaggio.
“In aeroporto ci sono anche molti di-
pendenti – prosegue Fusco – che spesso
fanno acquisti sul luogo di lavoro per
comodità. D’altronde se la tua location è
su un punto di passaggio importante hai
delle conversioni, altrimenti no”.
Sulla stessa linea
FabrizioBrogi, presi-
dente di Nau!
che sta investendomoltis-
simo nel travel retail: “Nelle stazioni c’è
il fenomeno dei pendolari che passando
più volte hanno la possibilità di rientrare
di frequente a vedere cosa c’è di nuovo