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APRILE/MAGGIO 2016

IL CENTRO

U

n nome ambizioso? Può darsi”, ammette

Francesco Ioppi dirigente Finiper

, ma

una cosa è certa “il Centro” di Arese è un

progetto veramente imponente, come dimostrano bene

i numeri, ampiamente palleggiati sui media.

Nato 20 anni fa nella fertile mente di

Marco Brunelli

,

sostenitore di una riqualificazione dell’area dismessa

dell’Alfa Romeo, “il nuovo centro – spiega Ioppi – vuole

rimanere fedele al

genius loci

di Arese”.

Da qui il recupero della pista, oggi destinata, grazie

alla partnership con Aci Villalunga, a corsi di guida

sicura.

Le aree

Per rendere più friendly l’accoglienza del visitatore si è

scelto di articolare la struttura in percorsi ben distinti,

che collegano le sei corti merceologiche: food (2), fa-

shion, green, luxury e children. L’idea (realizzata da

Design International, diretto dal suo Chief Executive

Davide Padoa

) è quindi quella di ricreare una strada

cittadina, dedicata allo shopping, al food e al relax.

Una strada punteggiata di negozi e di

angoli e scorci verdeggianti.

La vegetazione, infatti, è cifra caratteriz-

zante del progetto, sia negli spazi interni

quanto in quelli esterni.

Vocazione allo shopping

Sono presenti i più importanti brand

internazionali, tra cui il primo

Primark

in Italia,

H&M, Zara, Massimo Dutti,

Superdry, Mac

. In alcuni casi la presen-

za ad Arese ha consentito il debutto di

concept radicalmente rinnovati e inediti,

come nel caso di

Zara

, del

Megastore di

Mondadori

, di

Mediaworld

, di

Mango

,

di

Disney

e di

Tiger

. Per altri marchi (e

parliamo di

Nespresso, Signorvino e

Cioccolati Italiani, Bianchi Biciclette

),

invece, la piazza di Arese ha costituito

un vero e proprio esordio in un centro

commerciale.

Cambia volto l’area

dell’ex Alfa Romeo

UN INVESTIMENTO DI OLTRE 300 MILIONI DI EURO

CONCRETIZZA, DOPO 20 ANNI, IL SOGNO DI BRUNELLI

Davide Padoa,

Chief Executive

Design International