

28
APRILE/MAGGIO 2016
BEST PRACTICE
di Elena Cassin
S
pesso quando si parla di sostenibilità si pen-
sa a costi più elevati, investimenti onerosi,
maggior lavoro e minor produttività. Invece
se si guarda in prospettiva ci si accorge che le aziende
che hanno avviato politiche per una gestione sosteni-
bile della propria attività, non solo hanno aumentato
il loro profitto negli anni, ma hanno anche tagliato
alcune voci di spesa. Senza dimenticare il fatto che
hanno aiutato a migliorare l’ambiente in cui si vive
oggi, ma soprattutto dove vivranno i loro figli. E non
si tratta di teoria, ma di fatti, che sono dimostrati da
Ikea Italia, una delle società leader nel nostro Paese per
quanto riguarda la sostenibilità il cui primo documento
ambientale risale addirittura al 1991. Infatti, è stata
proprio la nuova amministratrice delegata
Belen Frau
ad aprire la conferenza stampa di presentazione del
decimo report di sostenibilità spiegando che «essere
sostenibili significa generare un impatto positivo e
duraturo, grazie a scelte aziendali che creano anche
valore economico»
. Ecco che allora qualunque attività
commerciale dovrebbe scegliere di adottare politiche
sostenibili senza spaventarsi di fronte ai primi investi-
menti, ma al contrario pensando prima di tutto che si
tratta di un’opportunità per incrementare il proprio
profitto, che ha poi come piacevole ‘effetto collaterale’
la salvaguardia dell’ambiente. Sono moltissimi i modi
e gli ambiti in cui un’azienda può decidere di essere
sostenibile, di seguito alcuni spunti tratti dal report Ikea
94%
DI RIFIUTI AVVIATI
A RICICLO O RECUPERO
ENERGETICO
che ciascuno può ‘copiare’ e modificare
in base al proprio core business.
Attenzione ai rifiuti
Differenziare e smaltire i rifiuti corretta-
mente è sicuramente la base imprescin-
dibile per tutelare il pianeta, tuttavia
ciò non basta più. Il nuovo obiettivo è
trovare il modo di limitare il più pos-
sibile l’accumulo di rifiuti
evitando,
ad esempio, di mandare in discarica la
merce imperfetta o addirittura quella
senza difetti ma semplicemente con ano-
malie esclusivamente nell’imballaggio.
In questi casi quindi si può o re-imbal-
lare i prodotti grazie alle re-packaging
machines oppuremetterli in commercio
a prezzi ribassati. Nel caso invece gli
oggetti fossero difettosi e non vendibili
esiste l’opzione di donarli a società terze
che li possono utilizzare per altri scopi.
Ad esempio, alcune aziende regalano i
pezzi mal riusciti al Muba (Museo dei
bambini di Milano) che si occupa di riti-
rarli (evitando così i costi per smaltirli) e
li riutilizza come materiale didattico per
i laboratori dei bambini. Infine ciò che
Sostenibilità
e rispetto
ambientale,
un percorso
obbligato
LA PRESENTAZIONE DEL 10°
REPORT DI SOSTENIBILITÀ IKEA,
OFFRE L’OCCASIONE PER RIFLETTERE
SULL’IMPATTO ECONOMICO POSITIVO
DI UNA MAGGIORE ATTENZIONE
ALL’ECOSISTEMA
Belen Frau
la nuova amministratrice
delegata di Ikea Italia