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APRILE/MAGGIO 2016

BEST PRACTICE

di Elena Cassin

S

pesso quando si parla di sostenibilità si pen-

sa a costi più elevati, investimenti onerosi,

maggior lavoro e minor produttività. Invece

se si guarda in prospettiva ci si accorge che le aziende

che hanno avviato politiche per una gestione sosteni-

bile della propria attività, non solo hanno aumentato

il loro profitto negli anni, ma hanno anche tagliato

alcune voci di spesa. Senza dimenticare il fatto che

hanno aiutato a migliorare l’ambiente in cui si vive

oggi, ma soprattutto dove vivranno i loro figli. E non

si tratta di teoria, ma di fatti, che sono dimostrati da

Ikea Italia, una delle società leader nel nostro Paese per

quanto riguarda la sostenibilità il cui primo documento

ambientale risale addirittura al 1991. Infatti, è stata

proprio la nuova amministratrice delegata

Belen Frau

ad aprire la conferenza stampa di presentazione del

decimo report di sostenibilità spiegando che «essere

sostenibili significa generare un impatto positivo e

duraturo, grazie a scelte aziendali che creano anche

valore economico»

. Ecco che allora qualunque attività

commerciale dovrebbe scegliere di adottare politiche

sostenibili senza spaventarsi di fronte ai primi investi-

menti, ma al contrario pensando prima di tutto che si

tratta di un’opportunità per incrementare il proprio

profitto, che ha poi come piacevole ‘effetto collaterale’

la salvaguardia dell’ambiente. Sono moltissimi i modi

e gli ambiti in cui un’azienda può decidere di essere

sostenibile, di seguito alcuni spunti tratti dal report Ikea

94%

DI RIFIUTI AVVIATI

A RICICLO O RECUPERO

ENERGETICO

che ciascuno può ‘copiare’ e modificare

in base al proprio core business.

Attenzione ai rifiuti

Differenziare e smaltire i rifiuti corretta-

mente è sicuramente la base imprescin-

dibile per tutelare il pianeta, tuttavia

ciò non basta più. Il nuovo obiettivo è

trovare il modo di limitare il più pos-

sibile l’accumulo di rifiuti

evitando,

ad esempio, di mandare in discarica la

merce imperfetta o addirittura quella

senza difetti ma semplicemente con ano-

malie esclusivamente nell’imballaggio.

In questi casi quindi si può o re-imbal-

lare i prodotti grazie alle re-packaging

machines oppuremetterli in commercio

a prezzi ribassati. Nel caso invece gli

oggetti fossero difettosi e non vendibili

esiste l’opzione di donarli a società terze

che li possono utilizzare per altri scopi.

Ad esempio, alcune aziende regalano i

pezzi mal riusciti al Muba (Museo dei

bambini di Milano) che si occupa di riti-

rarli (evitando così i costi per smaltirli) e

li riutilizza come materiale didattico per

i laboratori dei bambini. Infine ciò che

Sostenibilità

e rispetto

ambientale,

un percorso

obbligato

LA PRESENTAZIONE DEL 10°

REPORT DI SOSTENIBILITÀ IKEA,

OFFRE L’OCCASIONE PER RIFLETTERE

SULL’IMPATTO ECONOMICO POSITIVO

DI UNA MAGGIORE ATTENZIONE

ALL’ECOSISTEMA

Belen Frau

la nuova amministratrice

delegata di Ikea Italia