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APRILE/MAGGIO 2016

IL CENTRO

Cui prodest?

Con duecento brand, spesso concorrenti, non si scherza.

Delle due l’una: o vincerà il più forte o si riuscirà ad

innescarenei consumatori uneffettopavlovianoche li

porterà a uno shopping intensivo

, in grado di smentire

chi è convinto che oggi si stia riscoprendo la sobrietà.

Naturalmente molto dipenderà dalla consistenza nu-

merica, dal potere di spesa del bacino d’utenza e dal

possesso di un mezzo di trasporto proprio (visto che

ancora i mezzi di linea, benché promessi, non sono

stati attivati).

Al di là degli avventori occasionali, incuriositi dal bat-

tage pubblicitario del nuovo polo chi saranno, a questo

punto, gli

aficionados

?

Sarà qui che la partita andrà giocata al meglio, special-

mente per colmare il

vacuum

di frequentazione che da

tempo affligge i centri commerciali nei giorni feriali.

Naturalmente un polo d’attrazione come quello realiz-

zato dall’Humanitas (circa 1.200 mq, oltre 20 specialità

mediche e tecnologie all’avanguardia come l’Ortopan-

tomografo cone beam, il Mammografo con tomo sintesi

o l’ecografo ostetrico 4D) fornisce un assist interes-

sante, così come la variegata Food Court (20 punti di

consumo tra ristorazione e caffetteria) o l’Ipermercato

(con la sua produzione diretta di specialità alimentari

e gastronomiche).

Ma sarà sufficiente?

Solo passata l’euforia del debutto si potrà valutare l’appe-

al de Il Centro, al netto dei primi, roboanti entusiasmi.

S

I NUMERI

GLA TOTALE

93.000

MQ

GLA PIANO TERRA

55.000

MQ

GLA PIANO PRIMO

38.000

MQ

200

INSEGNE COMPLESSIVE

20

RISTORANTI/CAFFETTERIE

6.000

POSTI AUTO

2 PIAZZE

INTERNE: LA “PICCOLA”

CON DIAMETRO DI 42

METRI, L’ALTRA DI 72

INVESTIMENTO

COMPLESSIVO:

300/350

MILA EURO

(50% GRUPPO FINIPER,

50% BANCHE)

T

ra le innovazioni strutturali, ricordiamo la metodologia utilizzata nella

progettazione del tetto, inedita, fino ad oggi, in un centro commerciale:

la struttura della copertura è in “gluelam beams” (legno lamellare

strutturale realizzato con materiali sostenibili) e, con campate di oltre 40 metri,

rappresenta una tra le più grandi strutture in legno mai realizzate in Europa

per un centro commerciale

. L’intero complesso è stato progettato secondo

rigidi criteri di risparmio energetico e bio-sostenibilità, in linea con gli standard

promossi dal U.S. Green Building Council per ottenere la prestigiosa certificazione

LEED® di livello Gold. Un vero e proprio “elogio del legno”, secondo la definizione

dell’architetto De Lucchi, tra gli artefici del mega-progetto.

LA STRUTTURA