

Aldi investe 5 miliardi di dollari in Usa
Botta e risposta tra Lidl e Aldi in Usa. Il
discount che fa capo alla Holding Schwarz
ha annunciato la decisione di sbarcare in
terra americana. E così l’insegna della fa-
miglia Albrecht ha deciso di rinforzare il già
previsto piano di espansione nel Paese.
La catena investirà 5 miliardi di dollari per
aprire 900 negozi e rinnovarne centinaia.
L’operazione ha un chiaro obiettivo: Aldi
conta di arrivare a disporre nel Paese di
2.500 punti di vendita entro il 2022 e diven-
tare così il terzo maggiore retailer per nu-
mero di negozi negli States dopo Walmart
e Kroger. Per conquistare il consumatore
a stelle e strisce, l’insegna intende pun-
tare sulla capacità di fornire una valida alternativa nella spesa alimentare, ivi
compresa l’offerta del fresco naturale e quella di prodotti biologici e organici.
Il tutto a prezzi spesso inferiori fino al 50% rispetto alla media del settore.
Leclerc vince in Francia
Sorpasso in salsa francese. Stando alle rilevazioni di Kantar Worldpanel relative al Paese
transalpino, per la prima volta Leclerc ha avuto la meglio sullo storico rivale Carrefour nell’an-
no mobile terminante alla metà di aprile 2017. Certo, evidenza Les Echos, lo scarto tra i due
giganti distributivi è minimo: l’insegna bretone conquista una quota di mercato pari al 20,9%,
contro il 20,8% raggiunto dalla catena concorrente. Il dato è tuttavia significativo, perché frutto
di dinamiche diverse: Leclerc mette a segno il risultato grazie a 7 mesi consecutivi di crescita
e complice una progressione costruita complessivamente nel corso degli ultimi 5 anni; Car-
refour invece si è sostanzialmente mantenuta stabile. Nel dettaglio dei 12 mesi compresi tra
maggio 2016 e aprile 2017, la catena bretone ha guadagnato lo 0,4%, il gruppo competitor
ha perso altrettanto.
Carrefour:
la buona stella di
monsieur Bompard
Si apre sotto una buona stella l’era di Alexan-
dre Bompard al vertice di Carrefour. Nominato
all’unanimità presidente e direttore generale,
il manager raccoglie il testimone da Georges
Plassat - che lascia l’incarico dopo cinque
anni -, accompagnato da un’incoraggiante (e
insperata) inversionedi tendenza: nel secondo
trimestre dell’anno le vendite registrate dagli
ipermercati della catena hannomesso a segno
una progressione dello 0,5%. Certo, si tratta
di una crescita modesta, che non permette
di portare in territorio positivo il dato riferito
al primo semestre, ma “è il primo riscontro
di crescita dal terzo trimestre del 2015”, ha
commentato il direttore finanziarioPierre-Jean
Sivignon a Les Echos.
Inizia bene, insomma, l’avventura di Bompard,
chiamato a guidare un gruppo da 30 mila
impiegati e 7,4 miliardi di euro di fatturato al
timone di un colosso da 380.000 dipendenti
e da 85, miliardi di giro d’affari.
Classe 1972, sposato e padre di tre figli, il
manager èdiplomato all’Istitutodi studi politici
a Parigi, incaricato di diritto pubblico e Dea di
scienze economiche, e soprattutto diplomato
all’Ena, la celebre École Nationale de l’Admi-
nistration. Dopo un’esperienza all’Ispettorato
generale delle finanze (1999-2002), da aprile
dicembre 2003 è stato consigliere tecnico
di François Fillon, allora Ministro degli affari
sociali, lavoro e solidarietà. Tra il 2004 e il
2008 ha svolto numerosi incarichi nel gruppo
Canal+. Nel 2008 è stato nominato presidente
e direttore generale di Europe 1 e di Europe
1 Sport. Nel 2011 assume lo stesso ruolo in
Fnac, gruppo che nel 2013 guida verso la
quotazione in Borsa e che nel 2015 porta ad
acquisire Groupe Darty.
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AGOSTO/SETTEMBRE 2017