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OTTOBRE/NOVEMBRE 2017
SCAFFALE
Secco,
asso pigliatutto
IL MERCATO DEGLI
SPUMANTI VIAGGIA
A DUE VELOCITÀ,
CON LE VARIANTI
DOLCI CHEPERDONO
PROGRESSIVAMENTE
QUOTA. IL PROSECCO
TRAINA LE VENDITE
DEI PRODOTTI DRY,
CHESIDIVERSIFICANO
A PARTIRE DALLE
SPUMANTIZZAZIONI
LOCALI
di Giulia Colombo
+8,4%
CRESCITA A VOLUME DEL
MERCATO SPUMANTI
NELL’ULTIMO ANNO
F
orse perché sono vini allegri e conviviali, che
ben si adattano al momento dell’aperitivo ma
anche ai pasti, forse perché rappresentano un
bere “facile”, certo è che la passione degli italiani per le
bollicine non si placa e le vendite di spumanti si man-
tengono in ottima salute.
Secondo i dati Iri InfoScan Census sull’a.t. a luglio 2017,
infatti, il totale mercato è cresciuto di +8,4% a valore
+6,6% a volume, mentre nel canale moderno (I+S+Lsp)
la progressione è addirittura a doppia cifra: +15% il giro
d’affari e +11,4% i volumi venduti. Tuttavia, le buone per-
formance non si distribuiscono equalmente fra i diversi
segmenti, e mentre il secco avanza spedito, trainato dal
successo del prosecco, il dolce perde sempre più quota.
«La categoria spumanti sta performando molto bene nei
nostri punti vendita – conferma
Simone Pambianco,
Category Manager di Conad
–, con una progressione
a volume a doppia cifra e superiore al totale canale. I
due segmenti più rilevanti, entrambi in crescita, sono
ancora charmat secco e spumante classico; il primo vale
circa la metà del totale mercato spumanti e continua a
registrare trend di crescita a doppia cifra. Lo spumante
dolce invece segna il passo, in gran parte a causa del
cambiamento delle abitudini di consumo».
Anche in Coop Italia gli spumanti realizzano ottime
performance (+7% a valore e +5% a volume), ma è netto
lo scostamento fra le varianti dolci, che flettono inmodo
sensibile, e quelle secche. «Queste ultime crescono di
+14,5% in fatturato e +11,6% in quantità – precisa
Fran-
cesco Scarcelli, Responsabile Vini, Birre e Bevande
Alcoliche nellaDirezione Commerciale Fooddi Coop
Italia
– e sono trainate dal prosecco,
che vale circa il 33% del totale spuman-
ti venduti oggi in Italia. Buoni risultati
anche dal metodo classico, che cresce
di 7 punti sia a valore che a volume, e
dallo champagne, che chiude a +10% in
fatturato e quantità: il segmento vale, a
valore, circa l’11% del totale spumanti».
Un consumo sempre più
consapevole
L’aumento della domanda per il prosecco
e gli spumanti in generale, anche per
momenti di consumo più importanti
dell’aperitivo quali il pasto, ha trainato
unaproficuadiversificazionedell’offerta.
«Assistiamoauna continuaproliferazione
di spumantizzazioni per vitigni e aree
geografiche in precedenza non votate a
questa metedologia – spiega Pambian-
co –: per esempio quella del Pecorino e
dellaPasserinanelleMarche, dellaRibolla
Gialla in Friuli, del Grillo in Sicilia. Tutti
vitigni e territori che in precedenza non
avevano storia ed expertise nella spu-
mantizzazione».
La curiosità e l’interesse dei consuma-
tori si indirizzano verso i prodotti del
territorio che richiamano naturalità,
artigianalità, distintività e origini e per
Cantina Coop
Firenze Novoli