

IL REPORT DI ACCENTURE, FOTOGRAFIA
DEL FUTURO DIGITALE DI RETAILER E AZIENDE
PRODUTTRICI DI BENI DI LARGO CONSUMO
Online tra sharing, ad personam,
riordino automatico e servizi
Cambiare, quindi. Ma come? Fondamentale sarà natural-
mente lo
sviluppo del commercio digitale
, che propone
quattro modelli di business: la “sharing economy”, che
offre convenienza ed esperienza al posto della proprietà
di un prodotto (il 54% dei consumatori italiani sarebbe
disposto ad abbonarsi a un servizio di noleggio di capi di
abbigliamento da utilizzare in determinate occasioni e poi
restituire); la
personalizzazione
, con prodotti su misura
selezionati in base ai consumi precedenti e consegnati in
automatico (il 49% dei consumatori sarebbe interessato a
sottoscrivere l’abbonamento a un servizio simile); il
rias-
sortimento
, che prevede sensori che rilevano in automatico
quando un prodotto sta finendo e procedono a riordino e
consegna (il 65% lo utilizzerebbe per prodotti per la casa
(l’esempio lampante è Amazon Dash, il 60% per alimenti
freschi) e l’
economia dei serviz
i, ovvero l’esternalizza-
zione delle incombenze quotidiane (in particolare i servizi
di lavanderia interessano il 51% dei consumatori).
Naturalmente questi quattro fronti prevedono cambiamenti
da parte delle aziende, delle persone e dei decisori: ripen-
sare gli spazi commerciali, riqualificare la forza lavoro, e
assicurare la sostenibilità delle azioni soprattutto nelle
consegne e nel packaging.
Digitalizzazione, la gallina dalle uova d’oro
SHARING ECONOMY
1.
THENEXT-GENERATIONRENTALMARKET
Convenience and experience over ownership—
at a fraction of the price.
PERSONALIZATIONECONOMY
2.
“SURPRISE ME” SUBSCRIPTIONS
Expertly curated products tailored to the individual
and automatically delivered.
REPLENISHMENT ECONOMY
3.
AUTO-REPLENISHMENT
Smart sensors detect when a product is running
low and automatically re-orders and delivers it.
SERVICES ECONOMY
4.
“DO IT FORME”
Services are outsourced so someone else
does the heavy lifting.
FOUR BUSINESS MODELS SHAPING
THE FUTURE OF DIGITAL COMMERCE
SERVICES ECONOMY
4.
“DO IT FORME”
ervices are outsourced so someone else
does the heavy lifting.
Source:
Accenture Strategy Global Consumer Pulse Survey, July 2016
58
AGOSTO/SETTEMBRE 2017
Q
uasi tremila miliardi di dollari per il retail: è il
valore a beneficio di mercato e consumatori che
potrebberogenerarenei prossimi dieci anni retailer
e produttori di beni di largo consumo se accelereranno la
propria trasformazione digitale. La cifra, esattamente 2.950
miliardi di dollari, è stata calcolata basandosi da un lato
sull’impatto delle tecnologie sul business e dall’altro sul
risparmio di costi e tempi uniti all’aumento della produtti-
vità di cui possono beneficiare i consumatori attraverso il
digitale. Il vantaggio sarà soprattutto per i consumatori, che
si “accaparreranno” 2.000 miliardi di dollari di risparmi in
termini di tempi e costi.
Lo evidenzia il report “Painting the digitale Future of Retail
andConsumerGoodsCompanies” elaboratoda
Accenture
,
azienda leader a livello globale nel settore dei servizi pro-
fessionali, che è partito dalla pressante richiesta da parte
dei consumatori di nuove esperienze di acquisto. Accade
anche in Italia, dove a oggi
il 39% dei consumatori sa-
rebbe disposto a concedere alle aziende l’accesso ai
propri dati personali tramite dispositivi intelligen-
ti
in cambio di un’esperienza migliore o di un vantaggio
economico, mentre un altro
37% si abbonerebbe a un
servizio di ricerca continuativa che individui beni e
servizi al miglior prezzo
, consigliando attivamente a che
brand rivolgersi e quando, e
il 28% utilizzerebbe servizi
digitali basati su sensori in grado di rispondere alle
loro richieste
, mentre
il 25% sarebbe disposto a sot-
toscrivere un abbonamento con un brand capace di
selezionare i prodotti più adatti alla singola persona
ed effettuare gli ordini in automatico
. «Nei prossimi 10
anni – considera
Angelo D’Imporzano
, senior managing
director di Accenture Products – i settori retail e dei beni di
largo consumo cambieranno più profondamente di quanto
non sia avvenuto negli ultimi 40 anni».