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L’ITALIA È

STORICAMENTE UN

PAESE MOLTO ESIGENTE

DA UN PUNTO DI VISTA

DI DIGITAL MARKETING

ED ESTREMAMENTE

EVOLUTO.

LA STRUTTURA DIGITALE

DEL NOSTRO PAESE

SA REAGIRE E ADATTARSI

EFFICACEMENTE

ALLE NUOVE RICHIESTE

DEL MERCATO

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DICEMBRE/GENNAIO 2018

di definire e dare priorità ad impression al contempo

visibili, umane, in target ed in contesto safe.

Perché in termini di durata, invece,

il nostro Paese accusa un po’ il colpo?

In realtà se andiamo ad analizzare i dati

internazionali siamo al di sopra della me-

dia. Ci anticipano Germania, Austria

e Polonia.

Dove intervenire?

L’intervento è sempre sistemico e deve

tenere in considerazione un sempre mag-

giore coinvolgimento di tutte le componenti.

Non è sufficiente individuare posizionamenti

premianti in tema viewability (specialmente nell’ac-

cezione della durata), bisogna, ad esempio, lavorare

continuamente per rendere il contenuto delle pubblicità

sempre più adatto alle dinamiche di digital engagement.

Sarebbe possibile tracciare un breve confronto con

gli altri paesi?

Decisamente complesso in poche righe. In termini ge-

nerali di risultati possiamo dire che l’Italia ha buone

performance sui formati più classici come l’mpu o lo

skyscraper mentre paga nel confronto europeo sugli

altri formati, a conferma di un prodotto locale affidabile

nelle composizioni di base.

Quali sono gli atout dell’Italia? Dove invece, stando

alla situazione globale, sarebbe il caso apportare

aggiustamenti?

Come anticipato, uno dei vantaggi del mercato italia-

no è quello di essere sempre stato molto complesso

ed esigente quindi il plus che riconosco alla struttura

digitale del nostro paese è quello di saper reagire e

adattarsi efficacemente alle nuove richieste del mercato.

Accanto a quello della visibilità, la valutazione

dell’efficacia di operazioni di branding, non può

esulare da un altro tema: bloccare l’

ad fraud

; ci

può spiegare i rischi di questa minaccia?

Il fenomeno di

ad fraud

è un elemento che crea criti-

cità non solo per le attività di branding ma anche per

i progetti performance oriented. Se lato viewability

si punta ad un perfezionamento a livello di sistema

a cui tutti i player devono contribuire, lato

ad fraud

l’approccio è opposto e si parla di contenimento del

fenomeno con un’analisi ovviamente differente.

Per un advertiser il rischio è di pagare per interazioni

che non portano a vere post-azioni, anche se l’impatto

è ancora più grande in tema di sicurezza dei dati e di

brand image. Per gli editori, l’

ad fraud

impatta invece

nel posizionamento che, ad esempio, un

ad network

può puntare ad assumere, specialmente in relazione

alla gestione dei partner editoriali.

S

VIEWABILITY

Meetrics GmbH

è una ad tech company che fornisce a brand

ed editori soluzioni capaci di convalidare e migliorare la qualità e

l’impatto di campagne branding e di contenuti editoriali online. La

soluzione principale di Meetrics è

Ad Attention Manager Suite

, una

piattaforma che offre agli inserzionisti insight in tempo reale sulla

viewability delle impression, analisi di target audience, misurazione

della brandy safety e rilevazione di

ad fraud

. Ad oggi Meetrics ha

ottenuto l’accreditamento MRC per Display and Video Ad Viewability

Metrics su tutti i canali: Desktop, Mobile Web, ed anche Mobile

In-App ed inoltre per Sophisticated Invalid Traffic Detection and

Filtration (Desktop & Mobile). Per quanto riguarda il primo punto la

certificazione va ad approvare e certificare la validità dello strumento

applicato su tutti i canali digitali.

Recentissimo l’accordo con Facebook per la misurazione della

viewability dell’inventory display, divenendo così il primo partner

europeo del social network di Zuckerberg in tema di visibilità degli

annunci pubblicitari.