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AGOSTO/SETTEMBRE 2016
ITINERARI
Dilemma Brexit:
rischio od opportunità?
I
l quadro internazionale che fa da sfondo alle
tendenze dell’economia europea ed italiana non
sembra fornire un sostegno alla crescita. Nel
corso degli ultimi mesi l’incertezza sulle prospettive
è stata in larga parte alimentata dal susseguirsi di
eventi di carattere straordinario che hanno spinto tutti
i previsori istituzionali a rivedere al ribasso le stime
per la seconda metà dell’anno ed in misura anche più
ampia per il 2017.
La peculiarità della fase attuale ha a che vedere con
l’intreccio, molto più evidente che in passato, tra gli
esiti del ciclo economico ed il cortocircuito delle vi-
cende politiche.
In estrema sintesi, sono tre le macro questioni che
rischiano di compromettere le chances di recupero.
Primo: lo sfaldamento del processo di integrazione
europea certificato dall’esito del referendum sull’u-
scita del Regno Unito dall’Unione Europea (Brexit).
Secondo: l’emergenza migranti ed il mancato accordo
sulla distribuzione dei richiedenti asilo. Terzo: l’allerta
terrorismo e i recenti attentati in Belgio ed in Francia.
Se a questo aggiungiamo l’alea di incertezza in vista
SULLO SFONDO
UN QUADRO
CONTROVERSO,
CHE
COMPROMETTE
LE CHANCES
DI RECUPERO
UN FORTE MOMENTO DI DISCONITUITÀ PER LE ECONOMIE EUROPEE, CHE POTREBBE
Έ
Ή
DEGLI INVESTIMENTI
di Fulvio Bersanetti, REF Ricerche
di alcune importanti scadenze elettorali
(il prossimo novembre negli Stati Uniti,
nel 2017 in Germania ed in Francia),
si delinea un quadro particolarmente
controverso.
La domanda sorge dunque spontanea:
per l’Italia prevalgono i rischi o le op-
portunità?
La lettura dello scenario non è affatto
scontata: per il tenore delle implicazioni
sul nostro sistema economico, è utile
proporre una valutazione più puntuale
sulla Brexit.
In assenza in indicatori utili per misura-
re la prima reazione dell’economia allo
shock, è infatti necessario non abban-
donare il campo delle ipotesi. Quel che
è certo è che il referendum britannico
rappresenta un momento di disconti-
nuità anche per le economie dell’area
euro, anche se le conseguenze a regi-
me della Brexit rifletteranno gli assetti