

Aldi: in Uk bene le vendite,
in ribasso i profitti
Crescono le vendite, ma diminuiscono i profitti. Si muovono
tra queste due dinamiche i conti di Aldi in Uk. Stando a quanto
riportato dal Times, nell’esercizio terminato il 31 dicembre 2016
il distributore tedesco ha incassato un aumento dei ricavi pari
al 13,5%, raggiungendo così la cifra record di 8,7 miliardi di
sterline, in netto contrasto con un settore alimentare globale
che ha registrato un aumento dello 0,5% nello stesso periodo.
La crescita, dice Aldi, è principalmente dovuta a un milione di
acquirenti “infedeli” che hanno “tradito” altri supermercati, prefe-
rendo uno dei 726 negozi dell’insegna tedesca nel Regno Unito.
Tuttavia, questo exploit si deve confrontare con un profitto
lordo che scende dal 7% a 324,5 milioni di sterline e con
utili operativi diminuiti del 17% a 211,3 milioni di sterline. La
causa? Matthew Barnes, amministratore delegato di Aldi Uk,
ha dichiarato che la riduzione della redditività è dovuta ai forti
investimenti destinati all’apertura di nuovi magazzini e centri
di distribuzione. Ma non solo. In un mercato alimentare com-
petitivo in cui l’inflazione è in aumento, Aldi ha infatti dovuto
investire nella riduzione dei prezzi per mantenere il proprio
differenziale rispetto ai suoi concorrenti.
Auchan ripensa
il modello
degli ipermercati
«La vera sfida è negli ipermercati, che ge-
nerano l’80% delle vendite». A dichiararlo,
dalle pagine del Les Echos, è Wilhelm
Hubner, direttore generale di Auchan Re-
tail, il braccio di distribuzione del gruppo
Auchan, di proprietà dell’Associazione Familiare Mulliez. Numeri alla
mano, sono infatti le grandi superfici il maggiore tallone d’Achille
nei conti del gruppo distributivo francese, che – stando a quanto
dichiarato dallo stesso Hubner – nel primo semestre del 2017 si sono
rivelati inferiori alle aspettative del Gruppo. «Dobbiamo reinventare il
modello – ha ribadito il manager –. E proprio in questa direzione stiamo
lavorando, con l’obiettivo di vedere i primi segnali positivi entro la fine
del 2018. Non prevediamo quindi nessuna chiusura di ipermercati in
Francia, ma, in linea con la nostra strategia, concentreremo gli sforzi
su fronte digitale, servizio e offerta».
https://www.lesechos.fr/industrie-services/conso-distribution/030597387975-wilhelm-hubner-auchan-ne-fermera-pas-dhypermarches-en-france-2116106.php
Mercadona
rafforza
il primato
in Spagna
Mercadona consolida la
propria leadership nella
distribuzione in Spagna,
dove soltanto Lidl e Carrefour si dimostrano in grado di reggere il ritmo
di crescita dell’insegna valenziana. La catena presieduta da Juan Roig
ha raggiunto ad agosto una quota di mercato pari al 24,1%, 1,2 punti
percentuali in più rispetto al dato registrato all’inizio dell’anno.
E questo grazie a un intenso piano di aperture (28), alla ristrutturazione
dei punti di vendita (62) e ai risultati ottenuti nelle aree dove è arrivata
con maggiore ritardo, come i Paesi Baschi.
Tesco torna a
distribuire i dividendi
Buone notizie dal retail d’oltremanica. L’autore-
vole The Times riporta che, dopo il periodo più
buio della sua crisi, Tesco tornerà a distribuire
dividendi agli investitori.
I conti della maggiore insegna di grocery bri-
tannica sono infatti tornati in territorio positivo:
secondo gli analisti di Deutsche Bank, nel
secondo trimestre del 2017 le vendite di Tesco
hanno beneficiato, a perimetro omogeneo, di
un incremento del 2%, accelerando in modo
deciso rispetto al +0,9% incassato nello stesso
periodo del 2016. La Banca si attende, quindi,
la ripresa della distribuzione dei dividendi come
pure prospetta un aumento dei guadagni, che nel
primo semestre del 2017 dovrebbero raggiungere
quota 713 milioni di sterline, in ripresa rispetto ai
596 milioni registrati nella prima metà del 2016.
Al risultato ha contribuito la svolta impressa dal
chief executive Dave Lewis che negli ultimi anni
ha portato alla vendita degli asset non strategici
e alla riduzione del debito.
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OTTOBRE/NOVEMBRE 2017