

OGNI TAVOLO
È DOTATO DI
UN TABLET CON
UN’APP FACILE,
INTUITIVA E
DIVERTENTE
25
DICEMBRE/GENNAIO 2018
Parliamo quindi ora dell’offerta food.
Divisi inmacro sezioni, i menù sono tutti
serviti in piatti a forma di bacio, con un
main dish e due contorni. Per esempio,
nella sezione
menù italiano
ci sono le
lasagnette verdi al ragù di carni bianche
con contorno di cipolline in agrodolce
e polpettine di spinaci in granella di
pistacchi e salsa al parmigiano e l’arrosto
di vitello in salsa al bacio con riso rosso,
ceci e zucchine.
Nella sezione vegana, la
VeggieVeg
, tro-
viamo invece piatti come il riso Venere
con mandorle tostate e miele accompa-
gnato da caponatina su sfoglie di cara-
sau e sformatino di broccoli. Comune
denominatore dei menu tematici: gusto,
benessere e sostenibilità. La carta è la
medesima in tutti i locali, ma proponia-
mo il menu gourmet solo nei ristoranti
affacciati su strada (ovvero a Milano e
a Parma, al momento di scrivere l’arti-
colo
-ndr-
).
In che misura AL BACIO! è un format
ecosostenibile ed healthy?
Prediligiamo materiali naturali nell’ar-
redo dei locali, usiamo imballaggi e
tovagliette riciclati e biodegradabili e
offriamo gratuitamen-
te ai clienti l’acqua mi-
crofiltrata in caraffa. In
questo modo limitiamo
le bottiglie di vetro e
di plastica e riduciamo
quindi gli impatti nega-
tivi sull’ambiente.
Siamo healthy perché
utilizziamo solo materie
prime sane, principal-
mente biologiche, grani
non raffinati e alimenti
non processati; prefe-
riamo le cotture a bassa
temperature per garanti-
re alle materie prime di
mantenere inalterate le
qualità organolettiche e
le proprietà nutritive e
sono banditi eccipienti
e di esaltatori di gusto
artificiali.
In che modo sfruttate le nuove
tecnologie?
Ce ne avvaliamo sia per la gestione e la logistica dei
punti vendita, sia per coinvolgere il cliente. I nostri
ristoranti sono organizzati come un’azienda: tutto è
controllato e digitalizzato. Da noi quindi non esistono
i menù in formato cartaceo, ma ogni tavolo è dotato
di un tablet con un’APP facile, intuitiva e divertente,
che consente al cliente di ordinare liberamente senza
dover attendere il cameriere. Attraverso la medesima
APP vengono gestiti anche scorte e ordini. Nonostante
i fornitori siano i medesimi per tutti i punti vendita,
ogni locale dispone infatti di un proprio magazzino e
stabilisce gli ordini in autonomia, secondo le proprie
esigenze. Inoltre l’App, con le sue funzioni per inviare
messaggi agli altri avventori del locale e offrire un
bicchiere o una bottiglia a chi si desidera, rappresen-
ta un servizio divertente per la clientela, nonché uno
strumento di sostegno per i più bisognosi perché de-
volviamo l’incasso delle ordinazioni offerte a iniziative
locali a scopo benefico.
Il vostro approccio tech-friendly si riflette anche
sulle strategie di comunicazione social network
oriented…
Indubbiamente. Strumenti prìncipi della nostra strategia,
che è orientata in particolare alla comunicazione del
prodotto e delle location, sono Facebook e Instagram.
Su Facebook puntiamo sulle immagini, che trasmettono
emozioni e attirano l’occhio di chi guarda, sulle novità
in arrivo e sullo storytelling, raccontando l’origine delle
materie prime, il loro legame con il territorio e tradizio-
ne. Su Instagram, invece, facciamo una comunicazione
meno costruita e sfruttiamo le indubbie potenzialità in
termini di engagement e reach delle Instagram Stories,
che consideriamo tra i formati più attraenti e perfor-
manti. Crediamo inoltre nei benefici dei testimonial,
ovviamente se coerenti con i valori della catena. E dopo
gli ottimi riscontri ottenuti con la campagna realizzata
con la modella Benedetta Mazza, ex Miss Parma, ab-
biamo intenzione di coinvolgere anche altri influencer,
giornalisti, blogger e chef.
S