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DICEMBRE/GENNAIO 2018
Quanta luce?
Prima di tutto una veloce e semplice spiegazione dei
termini: il
lumen
è l’unità di misura del flusso lu-
minoso, ovvero la quantità di luce che una lampada
emette. Le lampade a risparmio energetico e a LED
necessitano di meno energia (espressa in
watt)
per
emettere la stessa quantità di lumen emessa da fonti
alogene e a incandescenza. Il
lux
è un lumen che
illumina un metro quadrato.
Le lampade hanno anche una
resa cromatica
, espressa
dall’
Indice di Resa Cromatica (Ra)
che varia da 0 a
100 e descrive la capacità di una sorgente di restituire
fedelmente i colori di un oggetto illuminato: in gene-
rale, un indice pari all’85-100% indica un’ottima resa
cromatica. Le lampade a incandescenza, ad esempio,
sono inadatte ad illuminare il blu senza alterarlo,
mentre i LED permettono di vedere al meglio tutti
i colori. In base al prodotto venduto, è necessario
variare l’illuminazione in termini di resa cromatica.
Ad esempio, i prodotti freschi come frutta e verdura,
pane e formaggio, carni e salumi devono esprimere
la loro freschezza e questo è facilitato dall’utilizzo di
luci con un’adeguata temperatura di colore, che doni
agli alimenti freschi un aspetto naturale.
La carne e i salumi hanno bisogno di uno spettro di
luce intonato al loro colore e di un illuminamento che
non provochi danni.
Per quanto riguarda l’intensità della luce per illumi-
nare un negozio, i manuali suggeriscono valori medi
mai inferiori ai 250 lux per le aree di servizio alla
vendita e le zone di passaggio, mentre per le aree di
esposizione valori medi di circa 500 lux.
Per la vetrina, biglietto da visita del punto vendita,
si dovranno utilizzare valori compresi tra i 1.000 e
1.500 lux. Per l’utilizzo di così elevati illuminamenti è
indispensabile fare attenzione al numero di sorgenti
luminose da utilizzare e calcolare in modo opportuno
l’angolo di incidenza dei fasci luminosi per evitare,
da un lato, fenomeni di abbagliamento, e dall’altro,
sprechi di energia elettrica.
S
MARKETING
Nato per lo stoccaggio delle botti provenienti dall’Istria e dalla
Dalmazia, il ‘Capannone delle Vasche’ l’edificio, ristrutturato da Archea
Associati, accoglie Eataly e si sviluppa su 4 livelli (di cui uno interrato
adibito a parcheggio). I tre piani commerciali hanno una superficie
complessiva di 2.400 mq e sono collegati da due scale in acciaio
corten, le cui rampe si diramano simbolicamente da due vasche
d’acqua, richiamo agli antichi recipienti di vino. L’allestimento degli
spazi interni dei tre piani, a cura di Eataly Design, coerente nel format
con le altri sedi del megastore, si adegua al contemporaneo svolgersi
di attività di shopping e di ristorazione.
I bisogni di illuminazione specifici alle diverse aree di vendita sono
garantiti, sui tre livelli, da un sistema che, impiegando proiettori
Tecnica Pro e iN30 High Contrast de iGuzzini illuminazione, assicura
grande flessibilità nell’organizzazione spaziale e variabilità nel tempo.
Al pianoterra, i fasci di luce degli elementi a sospensione Cup Led
speciale DALI della zona bar esortano il visitatore alla sosta. Il vano
della scala mobile, a tutta altezza, è illuminato da Laser Blade speciali
a plafone applicati al lucernario in copertura, conduce all’Osteria del
Vento, illuminata a luce diffusa con Laser Blade High Contrast, creando
un’atmosfera conviviale. Dal ristorante, l’ampia finestra a nastro dà
accesso al belvedere, illuminato dalle essenziali linee di luce degli
apparecchi Undescore InOut, posizionati sulle travi di copertura.
EATALY, TRIESTE