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DICEMBRE/GENNAIO 2018

LCC - VARIAZIONI MIO €/% – IDM VS MDD

TOTALE LARGO CONSUMO CONFEZIONATO:

PRESSIONE PROMOZIONALE IN CALO

Perché interessarsene, viste le performances?

Proprio per indagare i motivi della flessione e cercare di

capire se si tratti di un problema di scarsa riconoscibilità

o se, invece, gli investimenti non siano stati sufficienti

a sostenerne l’immagine.

Tornando alla segmentazione, la nostra letture prevede

un focus anche sul “

Premium

”, che comprende prodotti

strategicamente considerati di alta gamma per qualità,

posizionamento di prezzo e caratteristiche produttive

(come nel caso delle specialità regionali). Parliamo di

un cluster che pesa il 7,6% e ha un trend di crescita del

16%, segno inequivocabile del fatto che per prodotti

d’eccellenza i consumatori sono disposti a spendere.

Cosa può dirci dell’andamento del biologico?

Nella nuova classificazione, parliamo di un’unica cate-

goria

“Bio-Eco”

, in quanto entrambe sono tipologie

destinate e finalizzate a limitare l’impatto ambientale.

Vi rientrano quei prodotti che vi facciano esplicito rife-

rimento nel nome o che siano identificati come tali da

una chiara dicitura sulla confezione. Attualmente ha un

valore del 6,9%, cresce del + 9,4% e si caratterizza per

uno scenario competitivo molto articolato, in quanto

nell’agone sono presenti massivamente pure gli specia-

lizzati. Risultanomolto buone anche le performance del

“Funzionale”

, che presidia il segmento del benessere,

pesa il 2,2% e cresce del +11,2%.

All’interno della galassia MDD ci sono settori in

difficoltà?

Accusa un po’ il colpo il

“Primo prezzo”

(siamo al -10%),

su cui il distributore sta progressivamente disinvesten-

do per quanto riguarda i propri prodotti per puntare

invece su referenze che abbiano il codice dell’Industria

di Marca e che in questo caso crescono del 4,5%.

Trend in discesa, a -1,8%, anche per i “

Marchi Do”

(prodotti sviluppati direttamente dai soci di alcuni

gruppi della distribuzione organizzata) che valgono il

2,9% del totale mercato. Il segmento di completamento,

cioè contenente i brand che non ricadono negli altri

segmenti

“Altre Marche”

vale l’1,6% e cala del 4,3%.

E sul fronte pressione promozionale?

Il dato più importante è che oggi per la MDD si attesta

al 19,5%, rispetto al 29,3% dell’IDM e come quest’ultima

in calo rispetto al passato (rispettivamente 20,0% e

29,7% nel 2016).

S

Questametamorfosi vissuta dallaMarca

del Distributore, ha reso necessario di-

versificare l’approccio analitico adottato

nel corso degli anni, così che da settem-

bre Iri ha raffinato la segmentazione del

comparto, per indagarne con modalità

più specifiche l’andamento”.

Può raccontarci i nuovi scenari?

Beh, diciamo che la lettura dei dati

procede ora su una struttura diversa,

segmentata su più livelli.

Partiamo dal segmento

“Insegna”

, che

vale il 76%e, benché abbia persoqualche

punto di quota, conferma un trend di

crescita interessante dell’1,8%.

Un altro cluster su cui si è deciso di

focalizzarsi è il

“Kid”,

che pesa mezzo

punto sul totale MDD e ultimamente

ha registrato un trend negativo (-3,6%).

27,9

27,5

Anno 2016

YTD Settembre 2017

LCC – PRESSIONE PROMOZIONALE

Fonte:

IRI InfoScan Census

®

.

Iper + Super+ LSP

YTD Settembre

2017: 39 settimane

terminanti

l’1/10/2017.

LA MDD

RICORRE MENO

ALLA LEVA

PROMOZIONALE

RISPETTO

ALL’IDM

LCC – PRESSIONE PROMO % / VARIAZIONE PTI %

Fonte: IRI InfoScan Census

®

. Iper + Super+ LSP

YTD Settembre 2017: 39 settimane terminanti l’1/10/2017.