

Source: CBRE 2015
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OTTOBRE/NOVEMBRE 2017
“MAPIC – spiega a questo proposito
Nathalie Depetro
, direttore della ma-
nifestazione – già due anni fa ha deciso
di iniziare a evidenziare le forti tenden-
ze che stanno cambiando il mercato,
andando oltre la semplice internazio-
nalizzazione. Quest’anno si è scelto di
focalizzarci sul Food &Beverage perché
il potenziamento e l’ottimizzazione di
questo comparto sono cambiamenti
fondamentali che coinvolgono tutti i
professionisti dell’industria in ambito
MAPIC
Chocolatier Hotel
Chocolat
Un coffee shop
brillante con una
proposta variegata
di drink, caffè,
gelati, cioccolati
premium.
Time Out Market
I migliori ristoranti, i bar più
“In” e le proposte culturali
più accattivanti della città,
insieme sotto un unico
ombrello, sulla base di una
selezione realizzata da
esperti dell’editoria.
hotelchocolat.com timeout.comimmobiliare e retail”. Interessante l’ac-
cenno di Depetro al ruolo del design:
“L’aspetto di un ristorante può avere un
notevole effetto sull’esperienza del con-
sumatore. Con architetture moderne e
sofisticate, o tramite design eccentrici
e innovativi, i marchi si stanno sempre
più impegnando nella realizzazione di
un ambiente attraente e conviviale.
Oggi i clienti vogliono location insta-
grammabili, dove il fisico incontra il
virtuale. Ed è su questo trend che
La ristorazione fuori casa prospera: i dati forniti
dal Rapporto ristorazione Fipe per il 2016 emerge,
infatti, che la spesa delle famiglie in quest’ambito
è stata di 78 miliardi di euro pari al 35% del totale
deiconsumialimentari.Untrendchepone ilnostro
paese in netta controtendenza rispetto al resto
d’Europa dove, invece, tra il 2007 e il 2015 si è
registrata una sensibile flessione dei consumi,
quantificabile intorno a 22 milioni di euro.
In Italia il mercato dei pubblici esercizi è cresciuto
– dal 2008 al 2016 – dell’8,1%. Ma qualche
distinguo è d’obbligo: mentre i bar, infatti, hanno
rivelato una certa qual sofferenza, i take away, al
contrario sono cresciuti del 35%.
Una cosa è certa: gli italiani sono sempre
più propensi a mangier fuori; più di sei nostri
connazionali su dieci consumano, con diversa
intensità, la colazione fuori casa (per quattro
milioni si tratta addirittura di un rito quotidiano)
per una spesa media di 2-3 euro.
La spesa durante la settimana si concentra
prevalentemente nella fascia tra i 5 e i 10 euro
(45,5%). Nel week end, invece, luoghi, prodotti
e spesa cambiano significativamente: rimontano
infatti ristoranti/trattorie e pizzerie, preferiti
rispettivamente dal 56,2% e dal 39,5% degli
intervistati. La spesa sale nella fascia 10-20 euro
per il 42,2% del campione. Numeri interessanti
anche per la cena: l’indagine Fipe rileva infatti
che il 61,7% degli intervistati ha consumato
almeno una cena fuori e che circa due milioni
hanno cenato fuori casa almeno tre volte alla
settimana. Fa riflettere il range di prezzo che
può costituire una guida alla tipologia di offerta:
la fascia di prezzo di una cena tipo è tra i 10 e
i 20 euro, anche se più di un terzo degli italiani
riserva ad una singola cena dai 20 ai 30 euro.
Solo un intervistato su cento è disposto a pagare
più di 50 euro.
I CONSUMI ALIMENTARI FUORI CASA
Concordo con
l’affermazione: “Tendo a
dedicare più tempo
allo shopping se in un
centro commerciale posso
anche bere e mangiare”
%7.56
14%
a
i
n
a
m
o
R
Italy
Austria
Switzerland
Netherlands
Average
Czech Republic
Sweden
Russia
France
Norway
Latvia
25.1%
25.5%
27.2%
29.7%
30.4%
30.6%
30.9%
31.4%
31.7%
35.9%
36.8%
40.7%
40.8%
47.2%
47.9%
48.4%
54.7%
57.4%
58.7%
64.3%
65.1%
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South Africa