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FEBBRAIO/MARZO 2016

FARMACI IN GDO

Parola d’ordine:

liberalizzazioni

IN CONCOMITANZA CON LA DISCUSSIONE DEL DDL CONCORRENZA, CONAD SOSTIENE LA PETIZIONE

PER LA LIBERALIZZAZIONE DELLA VENDITA DEI FARMACI DI FASCIA C ED EVIDENZIA LE CARENZE

ANCHE IN ALTRI COMPARTI

di Elena Consonni

M

ercato più libero significa mag-

giore concorrenza, a tutto van-

taggiodel consumatore. È inbase

a questa convinzione che Conad ha promosso

una raccolta di firme per liberalizzare la ven-

dita dei farmaci di fascia C, acquistabili dietro

prescrizione medica a carico dei cittadini. At-

tualmente il mercato farmaceutico è per l’86%

un monopolio legale delle farmacie (medicinali

di fascia A e fascia C) e per il restante (Sop e

Otc liberalizzati) il 92% delle vendite avviene

ancora in farmacia. Con la liberalizzazione di

Sop e Otc, le farmacie hanno perso solo l’8%

dei farmaci senza obbligo di prescrizione, cioè

l’1% del mercato farmaceutico complessivo. La

liberalizzazione della fascia C, che rappresenta

circa il 16% del mercato farmaceutico, farebbe

salire al 30% la quota di mercato aperta alla

concorrenza, lasciando comunque alle farmacie

l’esclusiva sul restante 70%.

Per aumentare il grado di liberalizzazione del

mercato del farmaco, Conad ha realizzato il sito

www.liberalizziamoci.it

che veicola una petizio-

ne indirizzata al presidente del Consiglio Matteo

Renzi, e a Ministri della Sanità Beatrice Lorenzin

e dello Sviluppo Economico FedericaGuidi. «Con

l’iniziativa

Liberalizziamoci

– afferma

Alberto

Moretti, direttore marketing canali distribu-

tivi Conad

– abbiamo raccolto il consenso di

molte formazioni politiche della Camera e del

Senato, sia di maggioranza sia di opposizione.

Abbiamo anche registrato un’ampia disponibi-

lità ad approfondire il senso e le motivazioni di

questa nostra scelta. Le criticità nulla hanno a

che vedere con il merito delle liberalizzazioni,

ma sono riconducibili ad aspetti di relazioni

politiche in parte interne alla maggioranza e in

Alberto Moretti

Direttore marketing

canali distributivi Conad

parte interne allo stesso partito di maggioranza.

È, dunque, una partita che si gioca tutta all’in-

terno dei palazzi romani. Purtroppo sembra

che non si tenga in alcun conto l’interesse

primario del cittadino, bensì quello di una

lobby che non intende rinunciare in alcun

modo a una posizione data per acquisita e

per la quale si fa forza anche del dettato che

vuole sì la farmacia presidio della salute, ma

facendo anche una immotivata e radicata di-

stinzione tra il farmacista della farmacia e

quello della parafarmacia.

Com’è possibile che non solo non si recepiscano

le proposte dell’Autorità garante della concor-

renza e del mercato, ma addirittura si proceda

in senso esattamente opposto? E che non ven-

gano tenute in alcun conto le considerazioni del

#liberalizziamoci

Metti la tua firma per la liberalizzazione dei farmaci di fascia C

www.liberalizziamoci.it

Ognianno le famiglie italianespendono

3miliardidieuroper l’acquistodei farmaci

di fasciaC,quelliprescrittidalmedicoma

noncopertidalServizioSanitarioNazionale.

Sequestimedicinali fosserovendutianche

inparafarmacia–doveègiàd’obbligo lapresenza

diun farmacista–sicreerebbeunacompetizione

deiprezzicon indubbibeneficiper icittadini.

Èquantogiàaccadutoper i farmacidabanco.

Firma anche tu

Curarsi non dovrebbe

essere un lusso