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FEBBRAIO/MARZO 2016
Francesco Pugliese
Amministratore delegato
di Conad
stimato tra i 450 e gli 890 milioni di euro all’anno,
applicando uno sconto tra il 15 e il 30 per cento – a
costo zero per le casse dello Stato. Parliamo di una
riforma della dispensazione del farmaco di fascia C
per la quale è stato addirittura paventato l’aumento dei
consumi, quando invece tutte le stime e le proiezioni
non fanno che confermare gli attuali trend. Chi mai
potrebbe acquistare più farmaci solo perché costereb-
bero sensibilmente meno nella parafarmacia rispetto
alla farmacia? È lo stesso timore alimentato quando
venne liberalizzata la vendita di farmaci senza ricetta
medica. I dati indicano che si trattava di un timore
irrazionale, alimentato da quelle lobby che vedevano
messo in discussione il proprio monopolio».
Conad non si batte solo per liberalizzare la vendita
dei farmaci e non è l’unica catena distributiva che si
è spesa su questo fronte. «Ci siamo confrontati con
le istituzioni – conclude Moretti – ma anche con altri
interlocutori registrando sempre una disponibilità di
massima a collaborare, seppure con differenti filosofie e
interpretazioni. Abbiamo condiviso con Coop la nostra
posizione in merito alle liberalizzazioni e predisposto
un documento a firma congiunta che abbiamo prov-
veduto a depositare alla Camera e al Senato.
Nel documento avanziamo richieste inmateria di
auto-
trasporto
(questione ormai risolta perché il ministero
delle Infrastrutture ha ritirato il decreto rimettendo
prezzi e condizioni del servizio all’autonomia negoziale
delle parti),
prezzo dei libri
(per l’abrogazione della
legge 128/2001 che fissa gli sconti massimi praticabili
dagli esercizi commerciali),
tracciabilità dell’olio
(per
l’abrogazione di una norma che introduceva misure
più restrittive in materia di vendita sottocosto rispetto
alla normativa generale),
vendita della stampa quoti-
diana e periodica
(per rendere più agevole la vendita
nei canali diversi rispetto alle edicole),
farmaci
(per
ampliare ai farmaci di fascia C la categoria di quelli
vendibili nelle parafarmacie, purché sia presente un
farmacista)».
Di liberalizzazioni si è parlato anche durate il consueto
appuntamento di fine anno di Conad con la stampa.
Francesco Pugliese l’amministratore delegato di
Conad
, si è espresso con vigore su questo tema. «La
nostra è la campagna – ha affermato – di un’impresa
fatta da persone che prima di essere imprenditori
sono cittadini, che da sempre si battono per favorire
la liberalizzazione.
Non abbiamo pianto quando c’è stata la liberalizza-
zione delle licenze, abbiamo accolto con favore quella
degli orari di apertura e delle domeniche... abbiamo
compreso che liberalizzare significa rendere il mercato
più competitivo e questo porta vantaggi a tutti, per
primi a noi stessi. L’eccesso di regolamentazione sta
bloccando il paese e per gestire queste regole ci sono
aggravi di costo. Dobbiamo finire di bloccare l’am-
modernamento del Paese per la tutela di pochi».
S
PUGLIESE:
«IL PAESE NON VA
BLOCCATO PER LA
TUTELA DI POCHI»
ministro dello Sviluppo economico, che
vede nelle liberalizzazioni uno stimolo
per aumentare la competizione, l’inno-
vazione, la qualità dei servizi e ridurre
i prezzi? È incomprensibile, se non alla
luce di irrazionali relazioni – politiche e
non– chenonproducono alcunbeneficio
per i cittadini».
Al momento la campagna ha raggiunto
le centomila firme, un terzo delle quali
raccolte on line. «Un dato – commenta
Moretti – che sottolinea la spontanei-
tà dell’adesione alla nostra iniziativa
e testimonia il malessere di fronte a
un danno per i cittadini a cui sarebbe
possibile porre rimedio. All’iniziativa
hanno aderito associazioni di settore
e di consumatori perché è chiaro a
tutti che stiamo cercando di dare ri-
sposta a un bisogno reale dei cittadini
e del Paese. Un bisogno che è fatto di
risparmio – parliamo di un beneficio