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AGOSTO/SETTEMBRE 2017
T
emporary shop, eventi speciali nelle gallerie
dei centri commerciali, fiere…sono iniziative
di grande impatto, non solo promozionale,
ma anche ambientale, perché gli allestimenti – pensati
per essere usati solo per un periodo limitato – sono
spesso destinati a non essere più riutilizzati (o a esserlo
solo in parte) dopo l’evento.
Questo potrebbe essere un grande limite per tutte le
aziende che fanno della sostenibilità un asset della pro-
pria politica, tanto più che il tema dell’uso sostenibile
delle risorse è perseguito anche a livello comunitario, da
quando, nel dicembre del 2015 la Commissione europea
ha adottato un pacchetto di misure sull’economia cir-
colare per aiutare le imprese e i consumatori europei a
effettuare la transizione verso un modello economico in
cui le risorse vengano utilizzate inmodo più sostenibile.
Attraverso un maggior ricorso al riciclo e al riutilizzo, le
azioni proposte costituiscono, secondo la Commissione,
“l’anello mancante” nel ciclo di vita dei prodotti.
Si trarrà così il massimo valore e il massimo uso da
materie prime, prodotti e rifiuti, promuovendo risparmi
di energia e riducendo le emissioni di gas a effetto serra.
Le proposte della Commissione riguardano l’intero ciclo
di vita: dalla produzione e consumo fino alla gestione
dei rifiuti e al mercato per le materie prime seconde.
Come fare, allora? È necessario, per un’azienda che
si pone il problema di controllare il proprio impatto
ambientale, rinunciare alla visibilità offerta da questo
genere di iniziative, oppure esistono modi alternativi
per realizzarle?
Oggi, fortunatamente, ci sono degli esempi di come sia
possibile seguire questa seconda via.
Habitech
, Distret-
to Tecnologico Trentino per l’Energia e l’Ambiente, ha
realizzato per conto di
Mimosa Living
(la linea di allestimento ecosostenibile
per interni ed esterni della cooperativa
multiservizi Mimosa) un disciplinare
che detta le linee guida per progettare
allestimenti, anche temporanei, con un
impatto ridotto sull’ambiente e ad ele-
vata sostenibilità sociale ed economica.
«È il momento di iniziare a riflettere –
spiega
Thomas Miorin, direttore di
Habitech
– su quanto materiale viene
buttato in occasione di fiere ed even-
ti vari, bisogna iniziare a ragionare in
ottica circolare, applicando il concetto
di riuso.
Il concetto di economia cir-
colare è nato in sordina, ma ora uno
studio condotto a livello comunitario
dimostra come la sua applicazione au-
menterebbe la produttività del 3% e
CASE HISTORY
di Elena Consonni
Temporaneo
sì, ma
sostenibile!
Thomas Miorin
Direttore di Habitech
LA SCELTA DEI MATERIALI
PER GLI ALLESTIMENTI,
LA LORO PROGETTAZIONE,
ESECUZIONE E MONTAGGIO,
POSSONO ESSERE CONDOTTI
IN MODO DA RIDURNE
L’IMPATTO AMBIENTALE,
UNA CARATTERISTICA
PARTICOLARMENTE
IMPORTANTE SE SI TRATTA
DI EVENTI TEMPORANEI