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AGOSTO/SETTEMBRE 2017

del PIL del 7% rispetto allo scenario

attuale

. Economia circolare, però, non

significa ridurre i rifiuti, ma pensare in

modo diverso. Pensare che non esiste il

concetto di rifiuto. Noi viviamo in un’a-

stronave e nell’astronave non si butta

niente dal finestrino perché tutto torna

indietro per gravità. Tutto, quindi, deve

essere rimesso in circolo».

Ma la sostenibilità non si inventa. «Non

possiamo più approcciare questo con-

cetto inmaniera artigianale – commenta

Miorin – dobbiamo usare degli strumenti

per misurarla. Attraverso questo disci-

plinare abbiamo iniziato ad applicare

un principio».

Cosa contengono

le linee guida

Il Disciplinare per allestimenti ed

eventi ecosostenibili “Mimosa Living”

definisce linee guida da seguire per la

realizzazione e gestione di uno spazio

espositivo sostenibile in tutte le sue

fasi lavorative. Nel dettaglio, gli argo-

menti principali toccati dal disciplina-

re riguardano l’analisi e lo sviluppo

dei principi, degli indicatori e degli

strumenti di sostenibilità del cliente;

la progettazione sostenibile degli al-

lestimenti, la gestione della relazione

con gli attori del processo; l’organiz-

zazione e gestione degli allestimenti e

dei montaggi secondo i principi della

sostenibilità; la gestione sostenibile du-

rante l’evento; il monitoraggio continuo

degli indicatori ambientali e, infine,

lo smontaggio, la dismissione, la rige-

nerazione, la re-immissione e il riuso

degli allestimenti.

«Da qualche tempo – afferma

Luca Be-

nini, presidente della cooperativa

Mimosa

– abbiamo avviato un ciclo di

produzione sostenibile con l’intento di

intercettare espressamente quella nuova

sensibilità del mercato non solo da parte

dei consumatori, ma soprattutto delle

imprese che riconoscono nella sosteni-

bilità sociale, economica e ambientale

un aspetto fondamentale. Questi temi

erano già nelle corde di Mimosa perché

è una cooperativa sociale, ma siamo

andati oltre per intercettare una sensi-

bilità ampia, non solo nel non profit,

ma anche nel profit. Nell’idea di questi

allestimenti abbiamo trovato un suppor-

to importante in Habitech».

Materiali ecologici

Un elemento fondamentale della realizzazione di alle-

stimenti sostenibili è la scelta dei materiali che devono

essere a basso impatto ambientale, riciclabili, rigene-

rabili e a ridotto consumo energetico.

Per rivestire i

pavimenti, la proposta più ecologica è unamoquette

realizzata a partire damaterie prime al 100% rigene-

rate

, prodotta utilizzando anche le reti da pesca abban-

donate nei mari. Questa scelta permette un risparmio

di risorse fossili naturali e la riduzione delle emissioni

di anidride carbonica.

I rivestimenti sono ottenuti con pannelli fonoassor-

benti e fonoisolanti, realizzati con legno proveniente

da foreste certificate

. I pannelli sono forati e fresati

per migliorare il comfort acustico e studiati per con-

trollare le riflessioni acustiche indesiderate e il rumore.

Questi pannelli possono essere riutilizzati all’infinito,

come quelli in tamburato in cui la cornice è realizzata

in legno d’abete da foreste certificate PEFC, l’interno in

nido d’ape alveolare in carta riciclata e il rivestimento

in legno riciclato da scarti di lavorazione semilavorati.

Le strutture in cartone sono realizzate in fibra di

carta riciclata al 100%, costituita in struttura a nido

d’ape

, che può sostituire i prodotti alternativi in plastica

ed è molto resistente alla compressione, con un consumo

di carta limitato.

Per l’illuminazione, infine, la scelta

ricade sulla tecnologiaLED

, chepermetteuna riduzione

dei consumi fino all’85%rispetto alle lampade convenzio-

nali. «Nella scelta dei materiali – continua Miorin – riveste

grande importanza la selezione dei fornitori, che devono

condividere la stessa filosofia. Se la filiera è corta, si

riducono a anche le emissioni e i costi di trasporto. La

produzione deve avvenire all’interno dello stabilimento e

non sul luogodell’allestimento, così si riduconogli sprechi

di materiali e gli sfridi che derivano da lavorazione in

loco. Il montaggio deve essere semplicemente l’assem-

blaggio di pezzi predisposti in fabbrica. In questo modo

si riducono i tempi di lavorazioni e gli investimenti».

S

Il progetto Mimosa Living è stato esposto a Riva del Garda, in occasione della

manifestazione REbuild, in cui sono stai presentate due tipologie di allestimenti

ecosostenibili, l’una per interni, l’altra per esterni, resi autosufficienti a livello energetico

grazie al sistema “microgrid”, che mette in rete e convoglia l’energia pulita prodotta

da differenti componenti, permettendone la fruizione negli spazi espositivi.

Mimosa Living consiste nella progettazione e creazione di spazi espositivi per il mondo

dell’architettura temporanea – fiere, eventi, temporary shop, mall… – caratterizzati

da elevati standard di sostenibilità ambientale e dalla ricerca della qualità estetica

e funzionale per garantire un comfort a 360°. Mimosa è una società cooperativa

multiservizi nata nel 1980 e registra un fatturato di oltre 8 milioni di euro, impiegando più

di 260 dipendenti tra le province di Trento, Verona e Biella.

MIMOSA Eventi e Fiere, area di business di Mimosa, da oltre 20 anni fornisce servizi

per eventi e fiere e, nell’ultimo quinquennio, grazie all’introduzione dei servizi di

progettazione e design, ha registrato un aumento di fatturato di area di oltre il 70%,

realizzato anche grazie alla definizione di un disciplinare per allestimenti ed eventi

sostenibili e alla introduzione della linea di allestimento MIMOSA Living.

IL PROGETTO MIMOSA LIVING

Luca Benini

Presidente della

cooperativa Mimosa