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APRILE/MAGGIO 2016

C

ambiare il modo in cui mangiano gli Ame-

ricani non è certo una missione né facile,

né modesta, ma da sempre sono gli entu-

siasti, per non dire i fanatici, che, nel bene e nel male,

trasformano il mondo. E un pizzico di fanatismo Kurt

Beecher Dammeier deve coltivarlo se, nel giugno del

2011, dopo tre anni di riflessioni, ricerche e calcoli

economici decise di aprire uno dei più strani e affasci-

nanti negozi alimentari della città; proprio nel cuore

di Manhattan, nel Flatiron District, e precisamente al

900 della Broadway, all’angolo della 20° St.

La prima volta che un turista Italiano lo scopre (ma

anche molti scafati consumatori Americani) la sorpresa

è certa.

Anche noi non avremmo mai immaginato di

trovare un piccolo caseificio nel cuore della Grande

Mela, … un caseificio combinato con la vendita

al dettaglio di formaggi e un’area di ristorazione.

Ma tutto ciò che riguarda Kurt è curioso e singolare.

Prima di tutto il fatto che questo gourmet (con la pas-

sione del formaggio sin dai tempi dell’infanzia) la cui

educazione culinaria è frutto dell’auto-apprendimento,

è cresciuto a Seattle (WA) sull’altra sponda degli USA.

Quella città, peraltro è da sempre una fucina di idee

per il retail; infatti, vi hanno preso l’avvio o messo la

loro sede Cinnabon, Starbucks, Amazon, Costco, …

Beecher’s vi ha aperto, nel 2003, la sua prima location,

all’interno del Pike Place Market (lo storico mercato

della città) subentrando alla vecchia gestione di un

punto di vendita obsoleto.

Il primo store

La novità consistette nel materializzare un concetto

semplice, ma difficile: A) proporre un’offerta di formaggi

assolutamente genuini e della massima qualità sia come

lavorazione, sia come materia prima: soluzione resa

BEECHER’S

Un caseificio

nel cuore della Grande Mela

di Daniele Tirelli e Marco Tirelli

possibile accordandosi con un agricol-

tore-allevatore locale che fornì a Kurt le

partite di latte prive di additivi e di residui

chimici tipici degli allevamenti intensivi,

necessarie a qualificare la sua missione.

B) unire gli aspetti dell’esperienza che

nasce dall’informazione e dalla degusta-

zione del prodotto, a quelli più specifici

della scelta e dell’acquisto dello stesso.

Dunque, adottando la moda dei lunghi

tavoli conviviali che caratterizzano molti

odierni casual restaurant e proponendo

un insieme di ricette che si possono

Un piccolo caseificio nel

cuore della Grande Mela,

combinato con la vendita

al dettaglio di formaggi

e un’area di ristorazione