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APRILE/MAGGIO 2016

BEECHER’S

I casari

Infatti, oggi, l’azienda necessita di una produzione sup-

plementare per tenere il passo con le vendite e questa

produzione dove potrebbe aver luogo se non nel Wi-

sconsin?

In questo stato, i cui cittadini vanno fieri

del nome affibbiato loro di Cheeseheads, stanno

accadendo cose interessanti. I suoi formaggi stan-

no seguendo il percorso dei vini della California

(un tempo ridicolizzati, oggi apprezzati e rispettati nei

più reputati concorsi enologici). Nel Wisconsin stanno

imparando a produrre ottimi formaggi, che hanno un

solo difetto: imitare, nel nome, quelli Italiani e Francesi.

Dunque Beecher’s attualmente integra la sua offer-

ta con una produzione del Wisconsin, rendendola

complementare a quella realizzata in loco nei suoi

due store

. Tuttavia, non commette l’errore menzionato,

di adottare l’“Italian o il French sounding”. Offre propri

formaggi dai nomi fantasiosi: No Woman, Just Jack,

Marco Polo, Flagship, ecc. unici, nel bene e nel male.

Presidente Popai Italia, docente di Stili e Tendenze

di consumo all’Università Iulm di Milano,

è autore di

Retail Experience in Usa.

DANIELE TIRELLI

Ma cerchiamo di descrivere l’ambiente

alla luce della (da noi tanto citata) “con-

sumer experience”, peraltro (da noi) assai

poco praticata. Innanzitutto si enfatizza

il fattore “vista”. Transitando dalla 20°

strada, il passante può gettare lo sguardo

all’interno e osservare i cheesemonger

(o casari) che raccolgono o rompono la

cagliata prima di darle una forma. Ancor

meglio si può osservare il tutto dal sa-

lotto ricavato dal sovrastantemezzanino,

magari concedendosi una bella porzione

di Mac&Cheese (the Best of the World! È

il claim dell’insegna). In effetti i macche-

roni non sono così scotti come in tanti

altri luoghi e le due varietà di formaggi

stagionati Flagship e Just Jack convergo-

no nel produrre una mantecatura molto

più godereccia nei nostri (più dietetici) 4

formaggi. Ovviamente le varianti smoked

o tex-mex, che sono parte di un menu

piacevole pur nella sua sinteticità, con-

sentono anche qualche deviazione mo-

deratamente esotica.

Beecher’s integra la sua

offerta di formaggi

con una produzione

del Wisconsin