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AGOSTO/SETTEMBRE 2016

CAFFÈ TOSTATO

e tanto più acquisisce importanza in un

settore che registra alti consumi, e quindi

tanti rifiuti da smaltire. Le capsule, una

volta utilizzate, vanno buttate e il loro

mix di alluminio, plastica e umido non

ne rende così semplice lo smaltimento.

Ogni marchio sta cercando di risolvere il

problema con una propria strategia. Ad

aprile2015, anche invistadi ExpoMilano,

Lavazza e Novamont avevano presentato

la capsula compostabileal 100%. L’obietti-

vo è quello di rivoluzionare la fase di fine

vita del prodotto. Applicando il principio

dello zero waste dell’economia circola-

re, la capsula compostabile può essere

raccolta con il rifiuto umido e avviata

al compostaggio industriale, arrivando

a produrre inchiostro, fibre di tessuti per

il controllo degli odori, e persino funghi

commestibili. Da parte sua, Nespresso

già da 20 anni ha iniziato un programma

di riciclaggio in Svizzera che permette di

coprire il 99% della clientela, con 2.600

punti di raccolta capsule e il programma

Recycling at Home. All’acquisto è possi-

bile ricevere a casa una borsa dove rac-

cogliere le capsule e riconsegnarle alla

successiva ordinazione.

Tornando ai marchi italiani, Illy ha nel-

la sua mission l’attenzione all’ambiente:

all’interno di molti esercizi sono state

posizionate delle reverse vendingmachi-

ne nelle quali i clienti possono gettare

le capsule esauste e i barattoli, che poi

vengono raccolti e smaltiti. Inoltre l’azien-

da sta sperimentando diversi modelli di

macchine in grado di triturare le capsule

per separare la plastica dal caffè.

Vergnano, daparte sua, utilizzadelle cap-

sule FAP, a basso impatto ambientale, in

quanto realizzate con un materiale pla-

stico che degrada in qualsiasi condizione

di smaltimento.

Prezzi e promozioni

Anche nel mercato del caffè, come in

molti altri del Largo Consumo Confe-

zionato, la leva promozionale è utiliz-

zata in maniera strumentale a sostegno

dei volumi. Quasi la metà dei volumi

di Caffè tostato sono infatti venduti in

Distribuzione Moderna in condizione

promozionale (47%). Questa percentuale

arriva al 52,6% se consideriamo il solo

segmentoMoka e sfiora il 60%sui formati

250 gr x2 e x3.

Questi livelli di pressione promozionale

sono ormai stabili da almeno 3 anni, so-

IL TREND NEI DIVERSI CANALI

Caffè Tostato

Vendite in

Valore

AT maggio 2016

Var.

vs

Anno

Precedente

Vendite in

Unità

AT maggio 2016

Var.

vs

Anno

Precedente

Vendite in

Volume (lt/Kg)

AT maggio 2016

Var.

vs

Anno

Precedente

Totale Italia I+S+LSP+Discount

1.202.776.320

1,4

322.602.038

-0,3

117.352.651

-1,8

Ipermercati

203.763.366

-3,8

42.346.386

-2,5

19.166.522

-7,3

Supermercati

727.151.584

3,6

184.043.444

1,3

66.963.544

0,4

LSP

172.168.051

-1,1

47.917.940

-3,2

16.443.971

-3,0

Discount

99.693.310

1,6

48.294.269

-1,3

14.778.613

-2,3

Fonte dei dati: IRI Infoscan Census

®

. Totale Italia, Iper+Super+LSP+Discount.

P

roduttori e Distributori sono alla ricerca di nuove opportunità di crescita. IRI offre

piattaforme tecnologiche all’avanguardia, cloud e strumenti analitici predittivi in

gradodi fornire informazioni dettagliate sul mercatodi riferimento, sui consumatori

e sull’efficacia delle campagne media, oltre a soluzioni customizzate che generano

insights di supporto alla pianificazione strategica, definizione dei target, ottimizzazione

della execution e misurazione del ROI.

• Sicuramente in momenti come quello attuale il consumatore è attento al prezzo ma

pone una forte attenzione alla qualità del prodotto più che al risparmio tout court e la

performance del segmento delle capsule ne è una riprova: vale il principio di «qualità al

giusto prezzo». Una gestione ottimale di prezzi e promozioni migliora le performance di

categoria e di brand e sostiene i margini di industria e distribuzione.

• Anche la minima variazione al prezzo o alle promozioni può avere un enorme impatto

sulle vendite e i ricavi. Le soluzioni dedicate all’ottimizzazione di prezzo e promozioni

di IRI forniscono indicazioni preventive su come massimizzare i risultati di ciascuna

scelta aziendale.

• La gestione ottimale degli assortimenti resta un tema fondamentale per gli operatori

del mercato del caffè.

• È necessario effettuare analisi e stimare l’impatto di variazioni assortimentali sulle

vendite, il contributo sulla categoria e come si trasferiscono i volumi tra i prodotti al

variare dell’offerta. In tal modo le aziende possono valutare effettivamente l’attrattività

di ogni prodotto e gestirlo al meglio.

•Unagestioneottimaledegli assortimenti deve inoltre supportareproduttori edistributori

a prevenire dannosissime rotture di stock che nel periodo gennaio-maggio 2016 nella

categoria del caffè rappresentano il 2,9%. Se la mancanza di prodotto sullo scaffale

scalfisce l’immagine stessa del punto vendita, che può essere cambiato da parte del

consumatore, tanto più è dannoso per le imprese produttrici perché se ripetuto porta

un cliente su quattro a disaffezionarsi al brand. (Fonte: IRI Out of Stock Barometer)

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