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FEBBRAIO/MARZO 2016

RETAIL’S SHOW

L’innovazione corre,

la strategia manca

IL RECENTE BIG SHOW AMERICANO DI NFR LO CONFERMA:

LE NOVITÀ TECNOLOGICHE APPLICABILI AL RETAIL SI SUSSEGUONO

A RITMO SERRATO. MA LA CAPACITÀ DI UTILIZZARLE IN MODO

EFFICACE E COERENTE SEGNA ANCORA IL PASSO

L’

innovazione corre, ma la capacità di metterla

a frutto non sempre tiene il ritmo. L’NFR

Retail’s Big Show, fiera mondiale del settore

retail andata in scena a NewYork lo scorso gennaio, non

lascia dubbi: le novità tecnologiche applicabili al retail

sono ormai molte e variegate. Tuttavia manca ancora

quella visione d’insieme che consente poi di renderne

efficace l’utilizzo. «Esiste una marcata distanza tra le

nuove tecnologie e il buon senso comune che deve, o

meglio dovrebbe, guidare nel loro approccio» fa notare

Daniele Tirelli, presidente di Popai Italia

, associazio-

ne che in qualità di unico partner italiano riconosciuto

dall’NRF ha presenziato alla exhibition newyorkese. Ci

si trova insomma davanti a un gap fortemente penaliz-

zante e purtroppo piuttosto ricorrente, dal momento

che tocca più campi di applicazione.

Il digital signage

Tra questi, si conta senza dubbio il digital signage,

stretto proprio tra interessanti potenzialità e utilizzi non

di rado inadeguati. L’evoluzione digitale della comuni-

cazione p.o.p. offre infatti soluzioni tecnologiche più

che convincenti: rispetto a strumenti tradizionali come

la stampa o la cartellonistica, consente infatti di gestire

i messaggi sul punto di vendita a livello centralizzato

contraendo così inmodomolto sensibile il time tomarket.

Senza contare che permette aggiornamenti costanti ed

elevate personalizzazioni, il tutto a costi relativamente

contenuti. Perché tuttavia il sistema funzioni è necessaria

una strategia a monte che delinei i contenuti giusti da

veicolare su un canale dalle specifiche caratteristiche.

Un passaggio purtroppo non di rado sottovalutato, con

il conseguente rischio di utilizzare il digital signage con

le stesse logiche che sovraintendono alla cartellonistica.

E quindi di ottenere risultati poco efficaci.

Ma non è tutto. Allargando la visuale al complessivo

di Manuela Falchero

Personalizzazione

Per creare una relazione con

il consumatore occorre creare un

contatto personalizzato. In altre

parole, occorre creare un’offerta

percepita dal cliente come “tailor

made”. E proprio in questa linea

si inserisce l’iniziativa di Sportler,

flagship di Bolzano che attraverso

il calco del piede del cliente

realizzato grazie a una calza

biometrica è in grado di realizzare

imbottiture degli scarponi da sci

completamente su misura.

TENDENZE E CASE HISTORY: ASSAGGI DAL FUTURO

Tra gli stand dell’NFR Retail’s Big Show si sono distinti

alcuni trend emergenti. Che hanno già trovato altrettante

applicazioni creative. Marco Zanardi, presidente commissione

digital di Popai, ce ne indica qualche gustoso assaggio.