

18
FEBBRAIO/MARZO 2016
U
na caratteristica del grocery retailing sta-
tunistense è la sua ampia varietà di stili.
Si tratta spesso di piccole sfumature dif-
ficili da cogliere in particolare dall’osservatore italiano
abituato alla statica omologazione di gran parte delle
nostre catene. Sulla East Coast possiamo distinguere
pertanto il diverso approccio “hard” del Tri-State da
quello della ricca e sofisticata Boston.
In particolare
tratteremodi RocheBros, una catenadi supermercati
che opera nel circondario della Athens of America
ovvero compresa tra la 495 Interstate half-beltway
e la 95 Interstate half-beltway,
In questa zona d’in-
fluenza nello stato del Massachusetts si sono insediate
le classi medie di una città che è all’ottavo posto a livello
mondiale in termini di PIL pro capite.
È qui che Pat e Bud Roche aprirono il loro primo ne-
gozio di macelleria e ortofrutta a Roslindale nel 1952,
che trasformarono progressivamente nel loro primo
supermercato. Ancora una volta scopriamo la diver-
sa origine del grocery americano che molto spesso è
partito dalle categorie deperibili e freschissime per poi
introdurre una gamma sempre più ampi di prodotti
confezionati. Parliamo dunque di una catena a crescita
lenta che mosse un secondo passo nel 1959 aprendo
un altro supermercato a Needham e 8 anni dopo un
altro a West Roxbury nel 1967. Nel 1981, Roche Bros
raggiunse i 5 store che nel frattempo erano evoluti
iniziando ad incorporare la panetteria, il floral e l’a-
rea di ristorazione. La qual notazione ci consente due
commenti sulla lentezza dello sviluppo qualitativo della
distribuzione Italiana che:
a)
vede tuttora come innovazione il reparto del pane
e della pasticceria, mentre la fioristeria muove i primi
passi così come l’integrazione della ristorazione e
b)
presuppone grandi dimensioni per procedere ad
ROCHE BROS.
«La tua famiglia
merita il meglio»
UNA CATENA A CRESCITA LENTA CHE DEBUTTA NEL 1952 E CHE OGGI FA DELLA FRESCHEZZA E DELLA
QUALITÀ DELLA GASTRONOMIA “HOMEMADE” UN MOTIVO D’ORGOGLIO
di Daniele Tirelli