POLITICHE AZIENDALI
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AGOSTO/SETTEMBRE 2016
Carrefour Italia
71. Sono 71 le referenze di Carrefour
suscettibili di contenere olio di palma
senza questo ingrediente.
“Tra questi prodotti – ci spiega
Flavia
Marè, responsabile Qualità e CSR
manager Carrefour Italia
– vi sono
33 referenze della linea Terre d’Italia
(che per vocazione dà spazio ai localismi
e ai prodotti del territorio, escludendo
già a priori ingredienti lontani dalla
tradizione gastronomica italiana) e 38
referenze Carrefour. In molti di questi
prodotti abbiamo lavorato nel tempo
per modificare le ricette sostituendo
l’olio di palma inizialmente presente.
Uno dei casi più recenti riguarda la li-
nea dei biscotti, dove si sta procedendo
gradualmente a una sostituzione con
una miscela di burro e olio di girasole
o olio di mais.
Quindi l’eliminazione procede bene…
Siamo soddisfatti, certo. Peròvorrei spen-
dere due parole per chiarire bene la po-
sizione di Carrefour sull’olio di palma e
sul dibattito che ormai gli fa sempre da
corollario.
L’aspetto nutrizionale è importante e per
questo abbiamo ascoltato le istanze dei
consumatori (decisamente più numerose
da quando è diventato obbligatorio spe-
cificare in etichetta la tipologia di grasso
utilizzato), procedendoovepossibile, con
una nuova ricettazione. Apatto, però, che
l’ingrediente sostitutivo sia nutrizional-
mentevalidoenon impatti negativamente
sulle caratteristiche organolettiche del
prodotto.
Tuttavia, la questione non si esaurisce
qui, ma deve anche essere inquadrata
nell’ambito della nostra responsabilità
sociale d’impresa, che rifiuta qualunque
tipo di coltivazione intensiva, responsa-
bile di deforestazioni e sfruttamento del
suolo, come tutt’ora accade, specialmente
in Paesi come l’Indonesia. Questo è un
aspetto fondamentale della nostra po-
licy. Al punto che dal 1° gennaio 2015
la quota parte di olio di palma residua
nei prodotti a nostri marchi aziendali è
totalmente sostenibile secondo i principi
RSPO (Roundtable on Sustainable Palm
Oil) Il nostro prossimo obiettivo è quelli
di attingere esclusivamente a forniture
certificate entro il 2020.
Carrefour, in qualità di membro della RSPO, ritiene in-
fatti che serva lavorare per evitare il più possibile errori
nella gestione del territorio. Specialmente in quei paesi
problematici sotto il profilo economico, socio culturale
e legislativo. Lo dimostra il fatto che, sull’olio di palma
sostenibile, Carrefour, a livello corporate, ha una posizio-
ne chiara fin dal 2008. Tempi in cui le aziende sensibili
all’argomento erano molto poche.
In questi anni ci siamo fatti promotori della tematica
verso i nostri fornitori di prodotti a marchio aziendale,
sensibilizzandoli al cambiamentoedorganizzandoanche
incontri di formazione ad hoc.
Ma il problema non potrebbe essere bypassato, ri-
correndo in toto ad altro grasso vegetale?
Troppo semplicistico, il rischio è che si incorra in due
ordini di problemi: che per economicità si opti per oli
vegetali nutrizionalmente meno validi e con maggior
apporto di grassi saturi (come quello di cocco o ancor
peggio i grassi idrogenati); e che i consumi subiscano
uno spostamento massivo verso altra coltivazione, con
la conseguenza che i rischi di deforestazione e sfrutta-
mento del suolo si riproporrebbero ugualmente.
Dato per scontato che la globalizzazione dei consumi è
un fenomeno incontrovertibile e che non è più ipotiz-
zabile limitarci, in un’economia world wide, ai soli pro-
dotti della tradizione contadina, la soluzione preferibile
(e praticabile), rimane quella di ricorrere (limitandone
quanto più possibile l’impiego) all’olio di palma coltivato
con metodi sostenibili sotto il profilo ambientale, etico
e sociale e correttamente lavorati e raffinati.
Torniamo ai prodotti ormai senza olio di palma:
molto oneroso cambiarne la ricettazione?
Non è stata una passeggiata: ha richiesto una verifica
tecnologica sugli impianti, un lungo lavoro con i for-
nitori per affinare e revisionare le ricette e indagini
sui consumatori per verificare la qualità percepita
che – come dicevo – doveva essere almeno uguale a
quella precedente.
Come comunicate questa sostituzione di in-
gredienti?
Non “strilliamo” sulla confezione “senza olio di
palma”. Se è questo che vuole sapere.
Abbiamo preferito evitare la negazione, ricor-
rendo piuttosto ad un claim positivo: “Novità,
con olio di girasole / con olio di mais
”.
Quanto poi alla specifica degli ingredienti
in etichetta, Carrefour precisa la tipologia di
olio vegetale utilizzato da oltre 10 anni, ben
prima quindi dell’entrata in vigore dell’obbli-
go previsto dall’attuale (quella che di fatto
ha contribuito massicciamente a convogliare
l’attenzione mediatica sulla questione).
La trasparenza per noi non è mai troppa.
Flavia Marè, responsabile
Qualità e CSR manager
Carrefour Italia
LA NOSTRA
RESPONSABILITÀ
SOCIALE
D’IMPRESA, RIFIUTA
QUALUNQUE TIPO
DI COLTIVAZIONE
INTENSIVA,
RESPONSABILE DI
DEFORESTAZIONI
E SFRUTTAMENTO
DEL SUOLO