POLITICHE AZIENDALI
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AGOSTO/SETTEMBRE 2016
Balocco
Non più solo priva di conservanti, coloranti, grassi idro-
genati e OGM: l’intera gamma per la prima colazione
firmata Balocco oggi è anche senza olio di palma.
Abbiamo chiesto ad Alessandra Balocco, direttore mar-
keting dell’azienda, di raccontarci questo cambiamento
radicale.
Che tipo di investimento ha richiesto questa “tra-
sformazione”?
L’eliminazione dell’olio di palma dalle ricette dei frollini
ha avuto forti impatti sul costo delle ricette, non solo
perché abbiamo scelto di adoperare l’olio di girasole
che ha un costo maggiore, ma anche perché abbiamo
colto l’occasione per rivedere le ricette, con l’impiego
di materie prime di ancora maggiore qualità, come
ad esempio il latte fresco italiano o le uova di galline
allevate a terra.
Dal punto di vista tecnologico si è reso necessario un
investimento in impiantistica per lo stoccaggio e il do-
saggio dell’olio di girasole.
Per quanto riguarda il packaging, abbiamo lavorato per
rinnovare l’immagine delle nostre grafiche, allinean-
dole ai codici più attuali, dando spazio sul retropack
alla comunicazione riguardo l’ambiente, gli ingredienti,
gli altri prodotti della gamma.
In che misura la sostituzione ha impattato sulle
ricette originali e quindi sull’aspetto organolettico?
La sostituzione dell’olio non poteva essere attuata senza
una revisione completa delle ricette, per mantenere alta
la performance organolettica e la friabilità dei prodotti.
Abbiamo rivisto le ricette di tutti i prodotti, in misura
diversa e a seconda delle situazioni, per garantire gli
standard qualitativi delle ricette precedenti. A nostro
Le nuove ricettazioni che escludono l’olio di palma so-
no puramente scelte di marketing o vanno invece nella
direzione di una maggior garanzia del consu-
matore, sottintendendo quindi che un livello
di rischio è comunque insito nell’assunzione
dell’ingrediente?
Ad oggi nessun Istituto o Ente od Organizza-
zione (mondiale o nazionale) ha mai imposto di
eliminare l’olio di palma o affermato che questo
ingrediente sia tossico*.
Eppure, alcune aziende hanno ritenuto opportuno
sostituire il palma con altri oli o grassi in modo
da poter utilizzare il claim “senza olio di palma”
che, in questo momento, fa emergere dubbi su
un tema mediaticamente sensibile. Sicuramente
chi ha ri-elaborato le ricette per offrire ai consu-
matori prodotti con un minor apporto di grassi saturi è da
elogiare, tuttavia, permane il dubbio che, in molti casi, la
riformulazione delle ricette non abbia dato vita a prodotti con
apprezzabili vantaggi in termini di ingredientistica totale o di
riduzione di zuccheri e grassi saturi, soprattutto
in relazione alle normali dosi o porzioni. C’è il
forte sospetto che quella messa in atto sia una
precisa scelta di marketing e io sono certo che il
consumatore attento saprà capire la differenza.
Il nuovo trend evidenziato dall’eliminazione
sempre più diffusa dell’olio di palma, richie-
derà di ripensare la vostra strategia comuni-
cativa in proposito?
No, le aziende utilizzatrici che aderiscono all’U-
nione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile non
prevedono la riformulazione dei prodotti né di
ripensare la strategia di comunicazione. Del resto,
negli ultimi anni la comunità scientifica e le autorità sanitarie
ci hanno dato rassicurazioni circa l’uso dell’olio di palma, né
parere il risultato è stato migliorativo
nella totalità dei casi.
Quali sono investimento e sforzo
comunicativo per diffondere questa
scelta?
Il cambio di ricetta e il nuovo pack saran-
no comunicati con un importante piano
media, il cui mix prevede:
– on air televisivi di tutti gli spot dei
frollini a rotazione, nel formato da 15’’,
i cui 5’’ finali sono dedicati al lancio
delle nuove ricette; principali emittenti
nazionali, generaliste, digitali e satel-
litari, con focus di pianificazione sul
prime time;
– on air radiofonico di un unico spot da
15’’, realizzato ad hoc per comunicare
le nuove ricette; principali emittenti
nazionali, on air nelle stesse settimane
degli spot TV;
– presenza tra gli sponsor di presen-
tazione delle gare delle Olimpiadi di
Rio 2016;
– comunicazione sui social network
dell’azienda (soprattutto Facebook e
Instagram).
Secondo lei, il caso olio di palma ha
avuto un impatto sui volumi?
Il mercato dei frollini è in contrazione
da oltre un anno, e al suo interno tutti
i principali player hanno registrato per-
dite nel periodo.
Anche i Frollini Balocco hanno visto un
Alessandra Balocco,
direttore marketing
di Balocco
ABBIAMO COLTO
L’OCCASIONE
PER RIVEDERE
LE RICETTE, CON
L’IMPIEGO DI
MATERIE PRIME
DI ANCORA
MAGGIORE
QUALITÀ
*
In effetti l’Efsa, in un
recente dossier, ha
indicato la pericolosità
di tre sostanze tossiche
presenti in alcuni oli e, tra
questi e con livelli elevati,
in quello di palma. Si
tratta di:
glicidil esteri
degli acidi grassi
(GE),
3-monocloropropandiolo
(3-MCPD),
2-monocloropropandiolo
(2-MCPD) e loro esteri
degli acidi grassi (ndr).