Chi si ferma è perduto
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AGOSTO/SETTEMBRE 2016
MERCATI
I
n sintesi: “Gli investimenti di-
retti nell’immobiliare retail nel-
la prima metà dell’anno hanno
raggiunto € 20.7 mld, un calo del 19%
relativo alla eccezionale performance
del H1 2015, quando i volumi raggiun-
sero € 25.5 mld grazie in parte a cinque
transazioni oltre i € 500 milioni e 17
operazioni oltre i € 300milioni. L’attuale
calo dei volumi è in gran parte dovuto
ad un rallentamento nel Regno Unito e
in Germania. Tuttavia, fuori da questi
due mercati, i volumi sono aumentati
del 14%, favoriti dalla notevole crescita
di paesi come Austria, Irlanda, Italia,
Svizzera, Romania, Ungheria e Polonia.
La Francia, inoltre, ha avuto un miglio-
ramento significativo, con un aumento
del 40% year-on-year. Le maggiori ope-
razioni d’investimento retail nel primo
semestre hanno riguardato asset urbani,
che beneficiano di solidi fondamentali
economici e di eccellente connettività.
Il Forum Block Shopping Center a Hel-
sinki, Finlandia, acquistato da Sponda
Oyj per € 576m, è stata la più grande
operazione del primo trimestre, seguito
dal Grand Central a Birmingham, UK,
acquistato da Hammerson e Canada
Pension Plan Investment Board (CP-
PIB) per £335m (€441m). Nel secondo
trimestre, l’elenco delle transazioni è
stato dominato dall’acquisto da parte di
Blackstone del Blanchardstown Centre
a Dublino, da Green Property. Il centro
dominante a livello regionale, già il più
grande d’Irlanda, ha ancora un notevole
potenziale di sviluppo, con la possibili-
tà di incrementare di ulteriori 148.500
mq circa di spazi a destinazione mista.
Tali operazioni evidenziano il fascino
continuo, all’interno delle città europee
in crescita, degli asset urbani dominanti
a destinazione mista, ben collegati e
con solidi fondamentali, tema esplorato
dettagliatamente nell’ultimo rapporto
di research globale di JLL, Destination
Retail 2016. Jeremy Eddy, European Re-
tail Capital Markets Director di JLL ha
dichiarato: ‘Stiamo assistendo a livelli
vigorosi d’investimento attraverso l’Eu-
ropa storicamente mai visti. C’è molto
capitale istituzionale destinato al settore
retail, quindi molte aree geografiche
stanno beneficiando dell’abbondante
capitale disponibile. Il retail europeo
rimane una destinazione d’investimento
difensiva e di rifugio, in particolare per
gli investitori con orizzonti di investi-
mento più a lungo termine, dato che il
settore è meno suscettibile alle battute
d’arresto nel breve periodo e i beni
prime, in particolar modo, offrono un
reddito stabile. Questo capitale conti-
nua ad essere utilizzato soprattutto in
partnership con operatori retail, come
dimostrato dalla partnership Hammer-
son/CPPIB. La quantità di partnership
e di joint venture fra equity player, che
beneficiano di un basso costo del capi-
tale, e gli operatori con una conoscenza
specifica del mercato retail locale, è
senza precedenti ed è il più significativo
cambiamento nel mercato degli ultimi
dieci anni’.
Italia: Brexit e banche
James Brown, Head of European Re-
search di JLL, commenta: ‘Mentre ci si
aspetta che i volumi di investimento
alla fine dell’anno siano comunque più
bassi dei livelli da record raggiunti nel
2015, è invece probabile che superino
i livelli della media dei cinque anni.
Principalmente, i volumi in calo sono il
risultato di una mancanza di liquidità,
piuttosto che una debolezza sottostante
nei fondamentali di mercato, esempli-
ficato chiaramente dai mercati come la
Germania. La quantità di denaro isti-
tuzionale che sta arrivando nel settore
immobiliare sarà una sfida alla liquidità
del mercato nel lungo termine. Con in-
vestitori a lungo termine, le dinamiche
di domanda e di offerta saranno messe
alla prova, limitando le opportunità di
investimento prime. Qualsiasi impatto
del Brexit sul mercato degli investi-
menti sarà probabilmente in gran parte
limitato al Regno Unito, con contenuto
grado di contagio al resto dell’UE’. Da-
videDalmiglio, Head of Capital Markets
di JLL Italia, commenta la situazione nel
nostro paese: ‘Confermiamo volumi in
crescita e rinnovato interesse nel nostro
paese, sia per il retail moderno che
per l’high street, specialmente quando
il sottostante immobiliare è solido e
sostenibile, anche in zone secondarie
e/o periferiche. Attenzione tuttavia
alle speculazioni in atto sul nostro pa-
ese, post Brexit, che potrebbero farci
tornare in un clima di incertezza; due
argomenti in particolare: il referendum
ad ottobre e la crisi delle banche ita-
liane”. Questo il testo del comunicato
stampa diffuso a inizio agosto.
S
NONOSTANTE UN CALO COMPLESSIVO IN RAPPORTO AL 2015,
“IL FLUSSO DI CAPITALE ISTITUZIONALE DESTINATO AL SETTORE
CONTINUA AD AUMENTARE ANNUALMENTE”, STANDO AI DATI
DI JLL RESEARCH, SEBBENE NON MANCHINO LE INCOGNITE
H1 2016: investimenti
retail in EMEA sopra la
media dei cinque anni